Cronaca - 23 gennaio 2024, 17:51

Empori Solidali, boom di accessi in 2 anni. In crescita le famiglie con più di un reddito e gli over 50 soli

MANTOVA - Un aumento sensibile degli accessi negli ultimi due anni, con un boom registrato nel 2022 (+20%), quando si sono contati 3.300 accessi e un dato, seppur non ancora definitivo, di crescita ulteriore nel 2023: è questo il bilancio dell'attività degli empori solidali nella provincia di Mantova, coordinati da Caritas, Acli e Csv Lombardia Sud. Una rete che comprende 46 parrocchie, 12 associazioni e sette empori, di cui uno, quello di Poggio Rusco, aperto proprio nell'aprile del 2023. E nel futuro ci sarà la possibilità di allargare gli orizzonti: il dialogo è aperto con "Volta X volta" di Volta Mantovana, che ha già messo in piedi un progetto autonomo di emporio solidale e "Siamo in Rete" di Castiglione.

SETTE GLI EMPORI SOLIDALI DELLA PROVINCIA: NEL 2023 HA APERTO ANCHE POGGIO RUSCO. SERVITI 20 COMUNI, 265 I VOLONTARI

Capofila è l'“Emporio Solidale di Comunità” a Mantova gestito dalle Acli in collaborazione ad altre realtà del terzo settore del capoluogo, mentre le parrocchie dell'Associazione San Benedetto anima le realtà “Il Tassello” a Quistello e "L'ulivo" di Poggio Rusco. “Il Germoglio” a Moglia di Sermide è invece gestito dalle Parrocchie della locale unità pastorale, “Il Faro” a Solferino (Parrocchie dell’unità pastorale rappresentate dall’Associazione Cose dell’Altro Mondo), “Lo Snodo” a Suzzara, gestito dalle parrocchie dell’Associazione San Lorenzo e l’Emporio “Bottega solidale” della Parrocchia di Bancole.  In molti casi ogni Emporio non si limita a servire le persone e le famiglie in condizione di vulnerabilità del Comune dove ha la sede, ma spesso è riferimento anche per quelli limitrofi. Infatti i Comuni che possono beneficiare degli Empori afferenti alla Rete sono 20, oltre il 30% del totale della provincia andando a coprire da nord a sud quasi tutto il territorio mantovano. Ad oggi ne beneficiano i territori di Sermide e Felonica, Borgocarbonara, Quistello, San Benedetto Po, San Giacomo delle Segnate, Quingentole, Magnacavallo, San Giovanni del Dosso, Borgo Mantovano, Poggio Rusco, Schivenoglia, Suzzara, Pegognaga, Gonzaga, Motteggiana, Porto Mantovano, Mantova, Borgo Virgilio, Cavriana, Guidizzolo, Medole, Solferino. Sono 265 i volontari nella rete degli empori mantovani.

TRA I VULNERABILI NON SOLO FAMIGLIE MONOREDDITO. IN CRESCITA ANCHE GLI OVER 50 IN SITUAZIONI DI SOLITUDINE

"Il progetto degli empori - spiega Matteo Amati, direttore della Caritas mantovana - è partito attorno al 2016, perché le esigenze delle persone da assistere sono cambiate. Se in passato si trattava di persone abituate a stare all'interno di percorsi di accompagnamento sociale, da qualche tempo c'è stato un cambiamento radicale, perché hanno iniziato a venire da noi famiglie che chiedevano aiuto per la prima volta. Dai pacchi-aiuto già pronti è stato necessario, quindi, passare ad un servizio diverso, che consentisse una scelta". Ma chi sono coloro che chiedono aiuto agli empori solidali? "Anche famiglie che apparentemente potrebbero non averne bisogno, con più di un reddito, ma in presenza di lavori poco retribuiti. Negli ultimi anni c'è stato anche un incremento di persone over 50, in condizione di solitudine, che per una serie di vicissitudini si sono ritrovate in condizione di vulnerabilità".

LA SFIDA: DOPO L'AIUTO, PERCORSI PER RITROVARE AUTONOMIA

"Un elemento che va curato particolarmente - spiega Amati - è il percorso di accompagnamento delle famiglie. L'emporio è una beneficenza alimenti, il primo contatto per avere modo di capire le problematiche vissute da ogni singolo nucleo che ci chiede aiuto. Da lì parte la vera sfida, perché l'obiettivo è dare strumenti per uscire dalla fragilità. Importante è la sinergia con i servizi sociali dei Comuni, che per quanto ci riguarda fanno un lavoro importante e molto utile, tagliando 'su misura' piccoli progetti. Ultimamente stiamo potenziando a nostra volta questo tipo di iniziative: alcune persone, specialmente quelle che vengono da noi in situazioni di solitudine, da semplici destinatarie dell'aiuto vengono inserite loro stesse, dopo un adeguato percorso e la necessaria formazione, nella rete di volontariato. Non per una logica di 'scambio', ma per allargare l'orizzonte delle relazioni con le persone, per rimettersi in pista e riprendere in mano la propria vita".

Importanti iniziative anche per quanto riguarda la promozione culturale: recentemente si sono tenuti due convegni, uno con Caritas Italiana e uno con i Cavalieri della provincia di Mantova per promuovere la cultura del dono e la sensibilità nei confronti del prossimo.

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