Cronaca - 06 gennaio 2025, 16:57

Letame su teca Picasso, Lega e Mantova Ideale: "Controlli assenti, vulnus nella gestione"

MANTOVA - Lega e Mantova Ideale esprimono preoccupazione per il futuro delle mostre di rilievo internazionale a Mantova, dopo quanto accaduto ieri a Palazzo Te, dove un gruppo di animalisti ha imbrattato con letame una teca di Picasso. Dito puntato sul sistema di controlli a tutela delle opere d'arte di inestimabile valore.  

Le due forze politiche intervengono con una nota congiunta: "l’episodio in questione, frutto di gesta ignobili di fanatici ambientalisti animalisti, mette tristemente in evidenza un vulnus importante nella gestione di Palazzo Te da parte della Fondazione (e di conseguenza del Comune), che non ha minimamente organizzato un presidio di controllo né all’ingresso né durante il percorso della Mostra, lasciando di fatto opere così preziose alla mercé di chiunque. In questo caso si è trattato di qualche idiota con letame, ma bisogna pensare che delinquenti più strutturati avrebbero potuto causare danni ancora più pesanti. Ci chiediamo poi che cosa contemplasse il contratto di affidamento delle opere in questione in termini di tutela delle stesse e che conseguenze ci saranno a titolo di risarcimento a carico della Fondazione vista la assoluta mancanza di controllo esercitata sulle stesse. Cittadini interpellati a riguardo, hanno confermato infatti che non vi era alcun controllo, nonostante i numerosi visitatori presenti alla Mostra".

"Inoltre - proseguono Lega e Mantova Ideale -, pare alquanto legittima la preoccupazione riferita alla difficoltà di ottenere ancora in futuro l’affidamento di altre mostre di livello internazionale laddove non si dimostrasse che la Fondazione ha posto in essere tutti i controlli del caso. Dimostrazione che riteniamo alquanto ardua. Infine - concludono -, da ricordare che proprio due anni fa il capogruppo di Mantova Ideale, a nome dell’opposizione, a seguito dell’episodio avvenuto Palazzo Madama, aveva pubblicamente chiesto alla sinistra che guida la città per sapere se avesse pensato, oltre alla installazione di qualche telecamera, ad un piano specifico per tutelare il patrimonio artistico della città dagli eco-teppisti".