PEGOGNAGA – L’opportunità di riqualificare un’area in degrado, l’ex Fornace Cà Rossa, con un nuovo insediamento industriale e un riordino in zona del traffico viario con la costruzione di una rotatoria, per altro prevista già nelle precedenti legislature, ha provocato l’imprevedibile interruzione a Pegognaga del sindaco Matteo Zilocchi durante il consiglio di fine anno, mentre descriveva i contenuti dell’articolo concernente la riqualificazione dell’ex ceramica.
Il primo cittadino stava infatti descrivendo i vantaggi derivanti dall’investimento di circa 1,3 milioni di euro per la riconversione della vecchia fornace abbandonata. «Da più di un anno la società Valtidone Logistica Developement ha presentato un progetto attuativo di riqualificazione del complesso, le cui valutazioni sono state fatte interessando tutti gli enti preposti, anche perché dopo l’adozione del piano è partita la procedura di non assoggettabilità alla Vas (valutazione ambientale strategica). Ma nel piano attuativo sono state anche recepite tutte le prescrizioni proposte» ha dichiarato Zilocchi.
Ulteriore vantaggio: il piano arricchirà Parco S. Lorenzo di altri 20mila m.q. «Ma sopratutto – ha sottolineato il sindaco – porta, a carico dell’impresa, investimenti in ambito viabilistico, previsti da anni nei documenti programmatori concernenti il Pgt: rotonda sulla SP 49 e primo tratto delle bretellina del prevedibile nuovo sviluppo residenziale del quartiere Bagna, andando ad inserirsi ad L sulla parte finale di via Gobetti. Bretellina che costituirà il nuovo tronco stradale nel caso di concretizzata espansione residenziale come prevista da anni. Prima si realizzeranno le opere di urbanizzazione, poi si costruirà il complesso logistico, con nuovi parcheggi, uno anche a ridosso del nuovo complesso logistico e persino una fermata Apam. Sul piano ha pure discusso la Commissione urbanistica con confronto positivo, trattando anche della viabilità di via Gobetti. Per la quale i tecnici hanno proposto senso unico solo sulla parte finale. E’ stato proposto dai residenti di valutare la dotazione di un semaforo a senso unico alternato, non avendo quello sbocco la metratura per un doppio senso. E’ un vero e proprio imbuto pericoloso».
A questo punto dalla sala è intervenuto un residente che ha espresso ad alta voce la contrarietà propria e di altri cittadini sul prevedibile incremento del traffico nel quartiere, la cui viabilità è già a rischio determinato dagli insediamenti di vari impianti sportivi, stadio calcistico, bocciofila, piscine, campo da tennis, e sopratutto dalla assurdamente ridotta ampiezza stradale di via Gobetti, unica via d’accesso al quartiere. Con pacatezza Zilocchi ha ricordato che non è concessa l’interruzione non essendo consiglio aperto ad interventi esterni, ma s’è reso disponibile a seduta conclusa a fornire delucidazioni e recepire proposte. In sede di voto, favorevole la maggioranza, astenuta la minoranza di centrosinistra.
Riccardo Lonardi