Politica - 14 gennaio 2025, 19:00

Moglia, il capogruppo di minoranza Gatti: "punto prelievi arriva con anni di ritardo"

MOGLIA - “La memoria corta è spesso la scusa più comoda per chi non vuole fare i conti con le proprie responsabilità”. Così chiosa Giuseppe Gatti, capogruppo di CambiaMOglia dopo aver appreso della prossima apertura del centro prelievi.

E Gatti attacca. “Una notizia positiva per la comunità. Comprendiamo il desiderio dell’attuale Sindaco di sottolineare l’importanza del risultato raggiunto con la dichiarazione “promessa mantenuta.” Tuttavia, non possiamo dimenticare che avevamo un centro prelievi nella palazzina della rsa Pietro Sissa che il Sindaco di allora ed attuale, ha smantellato in ragione della creazione di un progetto ben più ambizioso che riguardava la realizzazione di una struttura che, oltre ad avere il punto prelievi, doveva contenere al suo interno gli ambulatori dei medici di medicina generale e specialistica (odontoiatria, cardiopatia, endocrinologia, neurologia, pneumatologie, dermatologia, riabilitazione) completo e adeguato alle esigenze future del territorio”. Secondo il capogruppo di minoranza “i medici erano quelli del Poma e i servizi risultavano calibrati in base alla reale richiesta (210 ore di attività specialistica a settimana e oltre 23 mila visite all'anno)”.

Nella primavera del 2022 l'ex Giunta Maretti aveva dato avvio alla realizzazione del Punto Prelievi nella struttura prefabbricata di via Lunga, bloccata dal Sindaco. “Ciò che oggi viene descritto come un traguardo, in realtà appare come un ridimensionamento significativo di quell’idea iniziale ma non solo – ha proseguito Gatti - Ci si gongola di una promessa mantenuta, quando l’iniziativa è da attribuire esclusivamente ad una convenzione tra soggetti privati. Tuttavia, se da un lato va riconosciuto il merito di aver garantito un servizio essenziale come quello dei prelievi, dall’altro non si può ignorare che il progetto originale avrebbe portato a Moglia una struttura sanitaria più completa, capace di rispondere in modo più ampio e organico ai bisogni dei cittadini”.

Conclude poi Gatti “È importante che la cittadinanza sia consapevole di questa trasformazione. Non basta definire “promessa mantenuta” un risultato che, pur apprezzabile, rappresenta una versione ridotta di un progetto che avrebbe potuto avere un impatto ben più significativo sul territorio e sul futuro della sanità. Arriviamo a questo traguardo con anni di ritardo ed al fatto che questa soluzione dimostri ancora una volta come il Sindaco abbia creato il problema, anziché trovare una soluzione. La salute dei cittadini merita visione e progettualità a lungo termine, non solo soluzioni ridimensionate”.