Cultura e spettacolo 14 gennaio 2025, 00:38

"L'argine del Po di Viadana era diventato una pista per slittini e bob"

"L'argine del Po di Viadana era diventato una pista per slittini e bob"

VIADANA-OGLIO PO - Anche nell'Oglio Po la grande nevicata del 1985 rappresentò un evento straordinario e che in molti ancora ricordano indelebilmente. A Viadana ci fu chi, approfittando della grande passione per la fotografia, decise di immortalare il proprio paese sommerso dalla neve, con scatti spesso spettrali nei quali Viadana sembra - temporaneamente - una città fantasma. "Ricordo che la temperatura era estremamente bassa - afferma Mario Betti, che in quei giorni scattò molte foto con la sua reflex marca Nikon, rigorosamente analogica - e toccò persino i -20°. All'epoca avevo la barba e faceva talmente freddo che quando tornavo a casa scoprivo che pure lei si era ghiacciata".

Un altro viadanese che quella grande nevicata se la ricorda benissimo, a dispetto dell'età che avanza (98 anni portati splendidamente), è Aurelio Soncini. Per lui, però, quei giorni furono tutt'altro che spensierati. "Persi tutto - ricorda oggi - compresi i risparmi di 25 anni di duro lavoro in Sudamerica". Soncini, infatti, aveva vissuto a lungo in Venezuela (era emigrato nel lontano 1949) e con i risparmi di mezza vita aveva deciso di tornare nel suo paese, Viadana, per aprire due concessionarie di auto delle marche Fiat e Ford, una a Viadana e l'altra a Pomponesco. Quest'ultima era ospitata all'interno di un capannone il cui tetto crollò su un lato a causa del peso della neve, distruggendo oltre 90 autovetture nuove di zecca e facendo saltare all'aria l'attività di Soncini. "Lo Stato? Non mi arrivò nulla" racconta oggi. Essendo però un uomo dalle mille risorse, si reinventò ancora una volta: "ho iniziato a studiare il fitness e ho aperto una palestra. Sono stato io - rammenta Soncini - a portare il karate a Viadana e tuttora seguo ancora il femminile".

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