Cronaca 16 gennaio 2025, 12:56

I robot del mantovano Michele Guarnieri ispezioneranno l'alta tensione di Terna

I robot del mantovano Michele Guarnieri ispezioneranno l'alta tensione di Terna

RONCOFERRARO - Le reti dell'alta tensione di Terna potrebbero presto avere a loro disposizione speciali robot che, affiancando le persone, potranno ridurre il rischio e garantire una maggiore sicurezza e migliori performance nelle delicate attività di monitoraggio e ispezione delle infrastrutture in alta tensione, anche quando queste sono accese.

Michele Guarnieri

A realizzare i prototipi, in collaborazione con Terna, gruppo proprietario della rete di trasmissione italiana (RTN) dell'elettricità in alta e altissima tensione c'è un'azienda giapponese, ma dal cuore mantovano, la Hibot: fondatore e CEO, infatti, è Michele Guarnieri, originario di Nosedole di Roncoferraro e che da anni vive nel paese del Sol Levante, dove Hibot sviluppa robot in grado di svolgere compiti più svariati. Dopo i primi test superati con successo, l’obiettivo di Terna è completare la realizzazione del prototipo nel 2025.

Hibot, in questo caso, ha sviluppato un primo prototipo capace di muoversi sui conduttori (i cavi dell’alta tensione che trasportano l’elettricità tra un sostegno e l’altro) e sulle funi di guardia (quegli elementi che proteggono dalle scariche elettriche come i fulmini) delle linee elettriche aeree, e di effettuare attività di manutenzione anche quando queste sono in esercizio e continuano a trasmettere elettricità. Un’attività davvero delicata, che dev'essere eseguita con la massima accortezza e sicurezza, in ogni sua fase.

La soluzione automatizzata è stata testata nel 2024 presso gli impianti della stazione elettrica di Rondissone (in provincia di Torino), superando con successo le prime prove: grazie ad appositi strumenti automatici di cui il robot è dotato, sono stati installati alcuni componenti sui conduttori degli elettrodotti e sulle funi di guardia. Nello specifico l’attività ha riguardato la verifica dello sviluppo attuale delle funzionalità del prototipo, attraverso test sull’installazione di barrette preformate sui cavi che trasportano l’elettricità, oltre che di sfere di segnalazione sulle funi di guardia.

"Le soluzioni robotiche, come quella che stiamo realizzando con Hibot, affiancheranno le nostre persone e garantiranno un livello di sicurezza ancora più elevato durante la manutenzione degli asset che svolgiamo ogni giorno su tutto il territorio italiano"  ha spiegato Carla Napolitano, responsabile Innovazione di Terna.

"Crediamo fermamente che le nostre soluzioni robotiche possano non solo semplificare la vita quotidiana, ma anche contribuire in modo sostanziale a rendere il mondo un posto più sicuro e sostenibile - ha detto Michele Guarnieri a proposito di questo progetto - la missione è sviluppare soluzioni robotiche avanzate che siano al servizio dell’uomo" e non contro, come a volte si teme, "promuovendo l’automazione come strumento per migliorare la sicurezza, la qualità della vita e l’efficacia operativa in vari settori. Un esempio di questo impegno è stato tra gli altri, il lavoro che abbiamo fornito per aiutare a riportare in sicurezza l'impianto nucleare di Fukushima. Il progetto con Terna si allinea perfettamente con la missione di Hibot: creare soluzioni tecnologiche che migliorano la sicurezza, la sostenibilità e l’efficienza in ambito industriale".

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