Cronaca - 21 gennaio 2025, 18:26

Ex Colorificio Freddi, aumentano timori ambientali. Murari: "Tavolo urgente col Ministero"

MANTOVA - C'è preoccupazione per la situazione dell'ex Colorificio Freddi, in relazione alle conseguenze ambientali di un possibile spegnimento della barriera idraulica. Uno scenario che per ora non si è concretizzato per l'impegno del curatore fallimentare, ma che si riproporrà sicuramente nei prossimi mesi.

Oggi c'è stato un confronto tra l'Amministrazione Comunale e proprio il curatore fallimentare ragionier Castellini, che a fine anno aveva annunciato l’intenzione di rinunciare al bene, dopo 7 aste andate a vuoto, e spegnere la barriera idraulica.

“Abbiamo ricevuto rassicurazioni importanti dal rag. Castellini - spiega l'assessore all'ambiente Andrea Murari - sul fatto che non verrà spenta la messa in sicurezza in falda, ma serve un tavolo urgente con il ministero e gli enti territoriali, per gestire un problema oggettivo una volta che la procedura fallimentare si sarà chiusa”.

Il 30 dicembre scorso, infatti, il Curatore fallimentare della Società Industria Colori Freddi S. Giorgio ha comunicato agli Enti la propria volontà, autorizzato dal tribunale, di abbandonare l'immobile posto in Mantova, in via Ulisse Barbieri 12, e, di conseguenza, di interrompere l’operatività dell'impianto di messa in sicurezza di emergenza della falda.

Preoccupati per le conseguenze ambientali del potenziale spegnimento della MISE, il Comune ha contattato il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che ha confermato di essersi attivato per intimare al Curatore di non procedere in alcun modo allo spegnimento.

Il 14 gennaio 2025, infatti, il Ministero, che è il soggetto responsabile dei procedimenti all’interno del SIN ha inviato una corposa nota al Curatore indicando, sulla scorta di una corposa disamina legislativa che il curatore non possa procedere alla derelictio dei beni e, di conseguenza, allo spegnimento dell’impianto di MISE poiché il mantenimento delle opere di messa in sicurezza di emergenza costituisce attività di diritto pubblico a carattere cogente.

Va ricordato, inoltre, che, nel 2021, il Comune ha verificato le carenze del sistema di sbarramento idraulico attualmente installato in sito e acquisito, di conseguenza, il progetto di implementazione dell’impianto di pump & treat, ad ottobre 2024, quale progetto di implementazione del presidio di MISE e sta procedendo con gli atti necessari ai sensi di legge per la sua realizzazione.

Nel confronto con l’assessore Murari che si è svolto oggi, il curatore del fallimento, Castellini, ha confermato di non aver spento il sistema di messa in sicurezza della falda e ha confermato che non lo farà nemmeno nel futuro prossimo, ma ha però ribadito la necessità di risolvere il problema di chi affronterà i costi del funzionamento della barriera, circa 60mila euro all’anno, con la rinuncia al bene, che non ha trovato soggetti interessati nelle aste che si sono susseguite.

“Siamo molto preoccupati per la situazione nell’ex colorificio Freddi - conclude Murari -. L’incontro con il curatore è stato rassicurante dal punto di vista ambientale perché ci ha confermato che non spegnerà il sistema di messa in sicurezza della falda. È però emerso un problema oggettivo di gestione del sito, che non ha trovato una nuova proprietà nonostante le numerose aste, perché è evidente che la procedura fallimentare prima o dopo si dovrà concludere. È urgente un confronto con tutti gli enti competenti a cominciare dal Ministero, anche perché non ci risulta che al momento il Ministero abbia fatto istanza per essere ammesso tra i creditori del fallimento”.