MANTOVA - I lavori previsti per il blocco C all'Ospedale Poma rischiano di creare lunghi disagi, sia ai pazienti che agli operatori sanitari, per la prevista riduzione dell'area parcheggi. Per questo il consigliere regionale del Pd Marco Carra ha chiesto lumi all'assessore alla Sanità Guido Bertolaso, interpellandolo su quali siano le contromisure per le problematiche che si profilano.
"A fronte della diminuzione dei parcheggi disponibili nel Presidio, conseguente alla presenza di numerosi cantieri per l’esecuzione di importanti lavori di ristrutturazione - ha detto Bertolaso -, l’Azienda ha approntato un’area di sosta da 100 posti auto, in fase di attivazione, che si valuterà di ampliare fino a 200. L’area in parola, purtroppo, ha un allestimento provvisorio, in quanto il suolo è stato concesso da un privato in comodato d’uso alla ASST".
"Stante la complessità della questione - precisa l'assessore -, nel mese di febbraio 2024 l’Azienda ha inoltre attivato un Gruppo di lavoro interno incaricato di analizzare le criticità e presentare proposte migliorative in merito alla viabilità, sosta e mobilità sostenibile nel Presidio Ospedaliero di Mantova".
Nei mesi scorsi, la Direzione strategica e il Gruppo di lavoro di cui sopra hanno avviato diversi confronti con Polizia Locale e gli assessorati competenti del Comune di Mantova, Provincia, Apam, Aster (per valutare con quest'ultima la gestione attiva dei parcheggi dell'ospedale). Inoltre è stata anche avviata un'interlocuzione - spiega Bertolaso - con Tea per valutare la possibilità di realizzare "un parcheggio di oltre 200 posti nell’area delle torri dell’acquedotto, adiacente all’Ospedale".
"Entro fine marzo 2025, il Gruppo di lavoro, a cui l'Interrogazione in oggetto è stata trasmessa affinché venga tenuta nel dovuto conto, vagliate tutte le possibili strategie e collaborazioni - conclude Bertolaso - relazionerà alla Direzione Strategica in merito alla revisione dell’intero sistema viabilità e parcheggi".
"La risposta dell’assessore Bertolaso conferma la complessità del problema - sottolinea Carra - e, nello stesso tempo, la necessità di trovare la soluzione ad un problema serio e che determina moltissimi disagi per i pazienti e per gli operatori sanitari. La conferma di quanto sto dicendo sta nella comunicazione del lavoro che un apposito gruppo sta portando avanti da un anno. Quindi l’auspicio è che entro fine marzo vengano presentate le soluzioni al problema. Anche quelle relative alle soste dei volontari Auser che trasportano quotidianamente decine di pazienti e che non possono trovarsi nelle pessime condizioni che hanno più volte pubblicamente denunciato".