Mantova Racconta 24 gennaio 2025, 09:45

Achille Togliani, da Pomponesco ai successi mondiali... e 'la favola bella' con Sofia Loren

Achille Togliani, da Pomponesco ai successi mondiali... e 'la favola bella' con Sofia Loren

Mentre si avvicina l’atteso Festival di Sanremo, simbolo della canzone italiana e momento clou della musica nazionale, è impossibile non ricordare alcune delle figure che hanno reso immortale questa manifestazione. Tra queste spicca il nome del mantovano Achille Togliani, vera icona della musica italiana, divo del cinema e dei rotocalchi per il suo fascino a cui tante donne non seppero resistere, e una storia personale che inizia sulle rive del Po a Pomponesco dove nacque il 16 gennaio 1924.

La Pomponesco degli anni ’20 e ’30 era un paese in cui il tempo scorreva lentamente, tra il lavoro nei campi e le festività religiose che scandivano la vita comunitaria. Da bambino, Achille trascorreva il suo tempo giocando nei vicoli del paese e ascoltando i canti popolari che si levavano nelle aie e durante le feste. Fu proprio in questo contesto che il giovane Achille iniziò a sviluppare la sua passione per il canto. Figlio dell'ingegnere aeronautico Adelmo Togliani, si trasferì poi ancora bambino con la famiglia a Milano dove, frequentando un istituto di ragioneria, fu compagno di scuola di Walter Chiari. Prese parte ad alcune riviste, fra cui Moulin Rouge e Febbre Azzura di Macario (1947): qui fu notato dal maestro Cinico Angelini  che lo volle nel suo organico di "cantanti della radio" cioè l'orchestra della canzone, dove entrò nel 1950.

Togliani divenne uno dei primi "divi" della canzone italiana, grazie al suo stile romantico e alla capacità di interpretare i sentimenti in maniera autentica e toccante. Fu uno dei soli tre cantanti a partecipare alla prima edizione del Festival di Sanremo nel 1951, dove negli anni presentò brani che sarebbero diventati immortali.

Tra le sue interpretazioni più celebri si ricordano canzoni come "Parlami d'amore Mariù", "Signorinella" e "Ti voglio tanto bene", "Violino Tzigano", "La Luna si veste d'argento" che ancora oggi evocano un senso di nostalgia e romanticismo. Togliani partecipò negli anni a diverse edizioni del Festival  (1952, 1953, 1954, 1959, 1960 e 1961). Lo chiamavano il ”principe della canzone italiana” oppure il ”menestrello dell’era atomica”.

Sul piano sentimentale, Togliani fu noto anche per il suo fascino da "latin lover". Ebbe alcune relazioni che fecero discutere, e per molti rappresentava un ideale di eleganza e seduzione. Il primo, tormentato amore di Sanremo fu proprio quello Togliani e Nilla Pizzi. Correva l'anno 1951, Nilla Pizzi sbaragliò tutti vincendo il primo posto con Grazie dei fiori e il secondo con La luna si veste d'argento, cantata in duo con il "bell'Achille" con il quale nacque una liaison che accese la gelosia del maestro Cinico Angelini, "amante" ufficiale della cantante, dopo che il suo matrimonio con Guido Pizzi era naufragato negli anni 40.

Il cantante fece innamorare anche la giovane Sophia Loren, che all’epoca si faceva chiamare Sofia Lazzaro. I due 'bellissimi' si incontrarono facendo insieme fotoromanzi e conclusero dopo tre anni la loro chiacchieratissima storia d’amore durante la quale si scrissero centinaia di lettere. “È stata il mio tallone d’Achille, è stata una favola molto bella che ricorderò per tutta la vita” ha dichiarato Achille Togliani in una storica intervista.

Negli anni '50 portò la sua musica anche in in Australia, Canada, Stati Uniti con concerti sold out e a New York ebbe anche un incontro con Marilyn Monroe in occasione della consegna all'attrice del David di Donatello.

Achille rimase comunque uno "scapolo d'oro"  fino al 1974, anno in cui conobbe sua moglie Daisy Traversari: l'anno successivo nacque il figlio Adelmo divenuto poi un attore, regista e sceneggiatore.

Grazie anche al suo bel aspetto Anchille negli anni cinquanta sviluppò parallelamente a quella musicale anche una discreta carriera cinematografica (in gioventù si era diplomato al Centro sperimentale di cinematografia) partecipando da protagonista a circa una ventina di pellicole perlopiù del filone romantico-strappalacrime all'epoca molto in voga tra il pubblico italiano, in cui molto spesso si esibiva anche in performance canore.

Togliani ci lasciò il 12 agosto 1995, ma il suo ricordo vive ancora attraverso le sue canzoni e il suo contributo al panorama musicale italiano. È considerato uno dei più grandi interpreti della musica melodica italiana, e la sua voce è ancora capace di evocare emozioni intense in chi lo ascolta. A Pomponesco, il suo paese natale, Achille Togliani è ricordato con affetto e orgoglio.

A trent’anni dalla sua scomparsa, Achille Togliani resta un simbolo indelebile della melodia italiana, un artista che ha saputo portare eleganza e sentimento in ogni sua interpretazione. E proprio ora, mentre l'Italia si prepara a celebrare una nuova edizione del Festival di Sanremo, il ricordo del "bell'Achille" torna a risuonare, evocando la nostalgia di un’epoca in cui la musica parlava al cuore delle persone.

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