MANTOVA - "Siamo amareggiati, perché questa partita avremmo potuto vincerla". Mister Davide Possanzini, si tiene il punto conquistato in rimonta contro la Sampdoria, ma non nasconde la consapevolezza di un'occasione persa.
"Gli errori - ha detto a fine gara - ti complicano le cose, ma non sono un problema: le cose difficili fanno parte dello sport, mi dispiace molto per chi sbaglia, perché si sente responsabile o colpevole. Io di colpevoli non voglio trovarne: quando vinciamo o perdiamo lo facciamo tutti insieme. Eravamo partiti bene, aggressivi: tenevamo bene il pallino del gioco". Poi però il blackout con i due gol subiti in due minuti: "E' ovvio che diventa difficile, a quel punto. Sono soddisfatto per la reazione: il risultato lo ritengo positivo, anche se mi aspettavo una vittoria. Ai ragazzi nello spogliatoio ho detto: se siamo questi, se abbiamo dato tutto, non possiamo recriminarci niente, soltanto andare avanti e fare tesoro degli errori. Questo è lo sport, accettiamo il risultato anche se non siamo felicissimi. I ragazzi hanno dimostrato anche oggi l'attaccamento che hanno e non perdono lucidità nelle difficoltà. Non è la prima volta che recuperiamo partite compromesse, questo è segno che la squadra ci crede. Il rammarico c'è: anche sul 2-0 per loro, l'impressione era di poterla vincere. A inizio secondo tempo eravamo convinti di ribaltarla, i ragazzi hanno dimostrato con i fatti. Siamo stati fortunati, forse, nella parte centrale del secondo tempo, quando abbiamo concesso qualcosina e ci siamo sbilanciati un po'. E poi abbiamo avuto quell'occasione nel finale con Debenedetti. Peccato".
Ma cosa ha detto Possanzini ai suoi nell'intervallo? Al rientro in campo si è vista una squadra che è tornata a cercare ferocemente il gol, e ne ha trovati due in pochi minuti: "Niente di particolare: ho parlato come sempre con tranquillità. Non bisogna massacrare i giocatori che sbagliano, quando lo fanno è perché vogliono fare le cose fatte bene, non sono autolesionisti. Ho solo detto loro di stare tranquilli perché un episodio positivo avrebbe potuto svoltare la partita, e così è stato. La Sampdoria ci temeva, è innegabile: siamo stati bravi sui due gol, ma anche in altre occasioni. Non serve dare addosso ai giocatori, bisogna far capire loro le cose: sono intelligenti e sanno cosa devono fare. Dispiace non aver preso la vittoria, se la meritavano".
I cambi però non hanno dato il cambio di passo: "Hanno fatto bene tutti anche oggi, era una partita difficile, contro una squadra piena di giocatori forti come la Samp: entrare in una gara piena di capovolgimenti, anche di stato d'animo, non è facile. Radaelli era fuori da tanto, De Maio è entrato senza riscaldamento. Poi è ovvio che ci sono partite in cui incidi di più, perché sono aperte, altre più bloccate come stava diventando questa. E anche un po' di paura di perderla dopo averla rimontata. Ci sta. Lavoriamo ogni giorno per migliorarci, al di là della classifica che avrebbe potuto essere migliore in virtù della prestazione".