MANTOVA - Come annunciato nei giorni scorsi si è tenuta questo pomeriggio l'assemblea dei lavoratori del petrolchimico. La Cgil con tutte le categorie coinvolte Filctem CGIL Mantova, Fiom-Cgil Mantova, Filcams Cgil Mantova, Fillea Mantova, Filt Cgil Mantova, ha convocato tutti i lavoratori e lavoratrici, non solo i dipendenti ma anche tutti quelli degli appalti e dell'indotto che gravitano intorno allo stabilimento di Mantova per aggiornarli sulla vertenza Eni-Versalis.
A bloccare fuori dalla sala mensa i lavoratori degli appalti, Eni ha posizionato due guardie giurate è così che i dipendenti hanno deciso di uscire all'aperto: "Eni ha provato a dividere i lavoratori - commenta Michele Orezzi, segretario generale della Cgil di Mantova - non era mai successo prima, ma i dipendenti senza nemmeno pensarci hanno detto "se non possono entrare loro, usciamo noi" ed è così che l’assemblea si è svolta regolarmente ma nel parcheggio fuori dalla mensa".
Ad ascoltare i rappresentanti sindacali circa 300 lavoratori e lavoratrici che hanno espresso le loro preoccupazioni per un futuro più che mai incerto.
"Abbiamo spiegato loro la situazione - prosegue Orezzi - e illustrato le prossime tappe che faremo come sindacato. La decisione di Eni di non far entrare i lavoratori degli appalti è inquietante non esistono lavoratori di serie A e di serie B, oggi è stata una giornata triste per le relazioni industriali della più grande partecipata pubblica italiana , ma una grande giornata di solidarietà tra lavoratrici e lavoratori".
Il grido di allarme è sempre lo stesso: "Dismettere la chimica di base in Italia significa gravi conseguenze per tutti i siti Versalis, ma anche per tutto il comparto industriale".
Prossimo appuntamento il 7 febbraio quando si terrà il tavolo nella sede della Provincia di Mantova con l'assessore regionale allo sviluppo economico Guido Guidesi.