Cronaca 30 gennaio 2025, 15:18

Addio ad Augusto Negrini, il capitano del Mincio

E' stato il simbolo della navigazione fluviale di cui intuì il grande potenziale turistico

Addio ad Augusto Negrini, il capitano del Mincio

GOVERNOLO (RONCOFERRARO) - E' un giorno triste oggi per Governolo e per tutti coloro che amano il Mincio e in qualche modo hanno legato le loro vite allo
scorrere delle acque del fiume. E' morto a 89 anni il capitano Augusto Negrini, 
Classe 1935, nato in una famiglia di barcari di Correggio Micheli, la vita di Negrini è sempre stata indissolubilmente collegata all'acqua. Marò mancato del battaglione San Marco nel 1956, Augusto - come scriveva anni fa Il Giornale del Po -  nel 1951, al tempo della grande piena e della rotta di Occhiobello,  è con il nonno e lo zio, al soccorso degli alluvionati. La prima barca sulla quale è imbarcato, il Telesforo, è un burchio di Pescantina usato, che viene motorizzato con un Mercedes  recuperato da un camion militare tedesco, mentre  l’invertitore proviene da un mezzo da sbarco americano.  Ci si arrangiava così, allora,  ma c’era una gran voglia di darsi da fare. Sono prima sulla rotta Governolo-Venezia; trasportano carichi di legna e carbone in laguna, e in alcuni viaggi navigano anche sul Sile, sino a Treviso – attraverso le conche – e oltre, sul Piave, sul Tagliamento. L’aumento dei traffici sul Mincio induce la Motorizzazione Civile  ad aprire una delegazione di approdo a Governolo, e il padre viene assunto nella struttura . Entrambi saranno poi gli artefici della Scuola di Navigazione Interna, che preparerà decine di futuri piloti . Nel 1961 Negrini è Capitano, dopo aver ottenuta la licenza media. Il fratello sarà invece macchinista navale. Con la motonave Concordia, costruita a La Spezia, trasporta salgemma e decloretano liquido da Porto  Marghera a Mantova, e da Mantova avrà altri carichi per la Montecatini di Porto Marghera;  è poi il momento delle motocisterne per  il trasporto del greggio . Nel 1967 viene assunto alla Motorizzazione Civile, e sulla motovedetta Delfino  farà servizio di polizia e controllo fluviale, e continua l' esperienza di  responsabile alla Scuola di Navigazione. Quando nel 1978 l’Ufficio viene sciolto, viene trasferito alla Motorizzazione Civile di Verona. Intanto con il padre Nunzio da metà anni '60 inizia i primi servizi di navigazione fluviale turistica con il rimorchiatore Mantegna adattato a passeggeri. Arriverà poi nel 1970 la Andes I  con i primi veri servizi turistici sul fiume: c’è richiesta e si aprono nuove possibilità; nell’83 Augusto è in pensione, ma non ha nessuna intenzione di mollare:allestiranno una nuova motonave turistica, la Andes 2".
Proprio in quegli anni infatti la navigazione fluviale turistica inizia a farsi conoscere e a diffondersi fino a diventare quel fenomeno di successo dei giorni nostri. Poi arriva la
motonave Andes 2000 con ben 250 posti al coperto che va acompletare una flotta sempre più importante di un'azienda che ha continuato a crescere più tardi guidata 
dai figli Alessio e Emma che nel frattempo confluiscono nella società cooperativa Motonavi Andes Negrini riunendosi con l'altro ramo della famiglia rappresentato dal capitano Ilario Negrini. 
Oltre ai due figli e ai rispettivi coniugi, Augusto lascia nel dolore l'adorata nipote Sofia. I funerali si svolgeranno sabato 1° febbraio alle 11 nella chiesa di Governolo. 
La camera ardente è allestita da oggi a mezzogiorno alla Casa Funeraria Maffioli di Levata. 

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