Cultura e spettacolo 30 gennaio 2025, 18:59

Lirica, Buratto: "Mantova può tornare ad essere la culla del melodramma"

A Cà degli Uberti la serata dedicata al canto lirico come patrimonio Unesco ha visto l'incontro tra storie di eccellenze mantovane

MANTOVA - "Da Mantova al Mondo. Il canto lirico che unisce e ispira": questo il titolo dell'incontro organizzato dal Rotary Club Mantova Castelli che si è tenuto questa sera nella splendida cornice di Cà degli Uberti. A raccontare le loro storie di successo ed eccellenza sono stati Eleonora Buratto, Francesca Campogalliani, Ivana Dara e Giordano Fermi, mentre Lelio Capilupi è stato il moderatore della serata.  
L'incontro è stato  l'occasione per incontrare e conoscere meglio Eleonora Buratto,  celebre  soprano, originaria di Sustinente che ha portato il nome di Mantova e dell'Italia nel mondo, ma anche di ricordare il maestro Enzo Dara e Ettore Campogalliani da cui andavano a lezioni grandi star, primo fra tutti Luciano Pavarotti. 

"Il Rotary ha voluto con questa serata celebrare il riconoscimento Unesco a patrimonio immateriale dell'umanità nel 2023 per la pratica del canto lirico in Italia  - ha spiegato in apertura di serata Cristina Alaia, presidente del Rotary Club Mantova Castelli. E come celebrarlo al meglio se non invitando chi ha portato la lirica mantovana in giro per il mondo?



Mantova nel passato è stata un punto di riferimento per la lirica lo può essere ancora?
"Lo spazio c'è - commenta Eleonora Buratto -  Mantova è la culla del melodramma per questo non dobbiamo dimenticarci della nostra città e di quello che è stata, ma per fare questo dobbiamo prendercene cura ".
Del maestro Dara che ricordo ha?
"Lo ricordo con molto affetto e gratitudine, è stato lui tra i primi a credere nel mio percorso ed è stato lui a darmi la possibilità di salire per la prima volta sul palcoscenico". 
Cosa si ricorda di quel debutto?
"Mi ricordo quanto ero sfacciata, priva di esperienza ma con tanta voglia di fare. Già da allora avevo capito che volevo fare questo".
Da eventi in giro per il mondo ad una serata a Mantova, che effetto fa?
"Innanzi tutto stasera non devo cantare, ma a dire il vero forse avrei preferito farlo perchè parlare mi mette più in imbarazzo che esibirmi davanti al pubblico". 

Tra i protagonisti della serata anche Francesca Campogalliani, impossibile non chiederle se ricorda qualche aneddoto delle lezioni di suo papà Ettore ai grandi della musica lirica
"Ci sono tantissimi aneddoti che mi ricordo, come quando veniva a lezione Luciano Pavarotti e papà lo correggeva. Mio papà era una persona molto semplice e io pensavo che fosse normale tutto questo andirivieni di stelle, solo più avanti ho capito quanto ero stata fortunata e quante occasioni speciali avevo avuto. Ora quando lo racconto ai miei nipoti spalancano gli occhi increduli, come quando dico loro che ogni volta che andavamo alla Scala eravamo nel palco dove adesso siede il presidente Mattarella". 
Anche Giordano Fermi ricorda benissimo Ettore Campogalliani, il primo presidente del Conservatorio di Mantova. E fu proprio Fermi a promuovere l'incontro tra Eleonora Buratto e il maestro Enzo Dara. Voci che si incrociano, storie di eccellenza che hanno percorso un pezzo di strada insieme e che stasera si sono riunite. 
"Io ho avuto la fortuna di trarre vantaggio di quello che esisteva  nella nostra città nel periodo dei miei studi - commenta Giordano  Fermi - allora c'erano molte più opportunità per i giovani che oggi si sono un po perse come lo studio della lirica per esempio. Io spero che si possano recuperare quelle tradizioni, ma occorre la volontà per riuscire in questo intento.  Vedo che c'è fermento, si stanno facendo tante cose positive, spero che possano comprendere anche il canto lirico che per la nostra città è da sempre un filone molto prezioso". 


 

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