Cronaca 31 gennaio 2025, 09:25

17enne violentata al cimitero, chiesti dal Pm 6 anni e 8 mesi di carcere

La presunta vittima avrebbe accettato un passaggio in auto per tornare a casa

17enne violentata al cimitero, chiesti dal Pm 6 anni e 8 mesi di carcere

QUISTELLO - Si era offerto di darle un passaggio per tornare a casa, ma lui invece che riaccompagnarla l'aveva portata nei bagni del cimitero e l'aveva violentata. Sei anni e 8 mesi di carcere è la richiesta che il pubblico ministero Silvia Bertuzzi ha presentato per un 30enne di origine marocchina accusato di aver stuprato una 17enne. Il giovane e il padre sono accusati anche di tentata estorsione perchè qualche giorno dopo il fatto sono andati a casa della ragazza cercando di convincerla a ritirare la denuncia in cambio di denaro. Per il padre la pm ha chiesto una pena di 8 mesi. 
Una ricostruzione dei fatti confusa e spesso contradditoria con date e orari che non coincidono. Tanti i dettagli ancora da chiarire per far luce su quanto accaduto . L'episodio risale ad un pomeriggio del 2019, la ragazzina avrebbe accettato il passaggio a casa perchè il giovane era un amico della  sorella, anche se lei dice di averlo perso di vista da anni. Qualche giorno dopo lo stupro la ragazza si era recata in ospedale e in seguito aveva seguito un percorso di sostegno per vittime di violenza sessuale. La prima discrepanza arriva con il luogo in cui è avvenuta la violenza, da quanto raccontato è stato un giorno preciso nei bagni del cimitero, ma il custode sostiene che quel giorno il camposanto era chiuso. 
L'imputato nega tutto sostenuto anche dal padre, dichiarando che quel giorno era al lavoro al cantiere edile. I compagni hanno confermato  la sua versione, ma non esiste un registro affidabile delle presenze e degli orari nè tantomeno un cartellino da timbrare, c'è solo un foglio di carta scritto a penna in cui ci sono evidenti cancellature. Tutti e tre confermano invece la visita a casa per offrire soldi con tanto di minacce, ma la ragazzina sostiene che si sono presentati entrambi, padre e figlio, mentre loro si rimpallano le responsabilità.  La difesa ha chiesto l'assoluzione per entrambi gli imputati.
 

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