"Sale ancora" il numero di casi di sindromi simil-influenzali nella quarta settimana del 2025 (dal 20 al 26 gennaio) e l’incidenza "supera la soglia di alta intensità". Lo evidenzia l'ultimo rapporto RespiVirNet appena pubblicato. "Il livello d’incidenza in Italia è pari a 17,3 casi per mille assistiti (15,9 nella settimana precedente). I casi stimati di sindrome similinfluenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 1.021.000, per un totale di circa 8.810.000 a partire dall’inizio della sorveglianza", si legge nel report.
L’incidenza "è in forte aumento solo nelle fasce di età pediatrica, soprattutto nei bambini sotto i cinque anni di età, in cui è pari a 43,6 casi per mille assistiti (34,8 nella settimana precedente) - prosegue il report - Stabile nei giovani adulti e negli anziani. Maggiormente colpite: Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Abruzzo, Puglia e Sardegna. Basilicata e la Calabria non hanno attivato la sorveglianza epidemiologica".
Durante la settimana 20 al 26 gennaio, "la percentuale dei campioni risultati positivi all’influenza sul totale dei campioni analizzati risulta pari al 36%, in aumento rispetto alla settimana precedente (33,7%)". In particolare, su 3.879 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete RespiVirNet, "1.393 sono risultati positivi al virus influenzale, 1.040 di tipo A (427 di sottotipo H1N1pdm09, 266 H3N2 e 347 non ancora sottotipizzati) e 353 di tipo B. Tra i campioni analizzati, 360 (9,3%) sono risultati positivi per VRS, 69 (1,7%) per Sars-CoV-2 e i rimanenti 474 sono risultati positivi per altri virus respiratori, di cui: 197 (5%) Rhinovirus, 120 Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, 64 Metapneumovirus, 55 Adenovirus, 20 Bocavirus e 18 virus Parainfluenzali", continua il report.