Cronaca 01 febbraio 2025, 09:30

Finto Carabiniere truffa un'anziana, il vicino chiama subito i carabinieri: arrestato 38enne

Grazie alla tempestiva segnalazione il malfattore è stato fermato mentre prelevava i soldi al bancomat

PORTO MANTOVANO. I CARABINIERI (QUELLI VERI) ARRESTANO L’AUTORE DI UNA TRUFFA DEL FINTO CARABINIERE”. 

PORTO MANTOVANO - Truffata da finito carabiniere racconta quando successo ad un vicino che allerta le forze dell'ordine. E' così che il malfattore viene individuato e arrestato. 
I fatti risalgono a giovedì scorso, quando un'anziana visibilmente scossa e in stato confusionale ha incontrato il vicino di casa che si è fatto spiegare cosa stava succedendo. La signora ha riferito che dei Carabinieri erano appena stati nella sua abitazione, e si erano fatti consegnare tutto l’oro che custodiva oltre al bancomat ed al codice PIN per effettuare dei prelievi, al fine di rimettere in libertà la figlia che aveva causato un grave incidente stradale. Il vicino ha subito chiamato i Carabinieri riferendo quando ascoltato dalla signora e il militare di servizio alla Caserma di Porto Mantovano, ricevuta la segnalazione, si è fatto subito dare il  nome della banca presso cui la signora aveva acceso il conto corrente informando una pattuglia che era in servizio perlustrativo,  che un ipotetico truffatore, fintosi Carabiniere, poteva essere presente presso uno sportello ATM per effettuare un prelievo con il bancomat ed il numero pin consegnato dall’anziana signora. 

E' così che la pattuglia ha sorpreso una persona intenta a prelevare 1.000 euro dal bancomat. L’immediato controllo ha consentito di verificare che il bancomat utilizzato dalla persona fermata era intestato ad una donna, dalla perquisizione personale sono stati inoltre trovati numerosi gioielli. 
Il sospettato  è stato portato in caserma, mentre altri militari si mettevano in contatto con l’anziana signora, ricostruendo la vicenda. 
Grazie alla fattiva collaborazione dell’arzilla signora, i Carabinieri di Porto Mantovano ricostruivano minuziosamente il fatto, procedendo così all’arresto, in flagranza di reato, di un 38nne napoletano. 

LA RICOSTRUZIONE
Un anonimo interlocutore, nel primo pomeriggio del 30 gennaio, spacciandosi come “Maresciallo dei Carabinieri” ha contattato la 78nne sul telefono di casa informandola che , che sua figlia, nella stessa mattinata, aveva causato un grave incidente stradale e aveva investito un minore. 
Per evitare l’arresto, il finto Carabiniere chiedeva il pagamento di una cauzione dell’importo di 10.000 euro. L’anziana, emotivamente scossa dalla notizia, riferiva di non possedere denaro contante presso l’abitazione. Le veniva quindi chiesto di raccogliere tutto l’oro presente in casa, nonché di consegnare la tessera bancomat al fine di effettuare un prelievo, somma necessaria per liquidare un avvocato che stava seguendo la pratica del sinistro. Il finto Maresciallo ha quindi comunicato che a breve avrebbe mandato un collega per il ritiro degli oggetti preziosi e del bancomat, rimanendo costantemente al telefono con l’anziana signora. Effettivamente, dopo pochi minuti, il complice del finto Maresciallo suonava alla porta della signora, qualificandosi come Carabiniere. L’anziana, comprensivamente agitata, consegnava oro e bancomat al soggetto, il quale la rassicurava asserendo che grazie alla cauzione versata, la figlia sarebbe stata rilasciata ed a breve sarebbe ritornata a casa. Presa dallo sconforto per la vicenda e pensando alla figlia in stato di detenzione presso una caserma dei Carabinieri, l’anziana signora iniziava il suo sfogo in un pianto commuovente. Uscendo dall’appartamento, è stata avvicinata da un vicino di casa che, con grande senso civico, è intervenuto in suo aiuto. 
La stessa ha quindi raccontato di avere appena consegnato ad un Carabiniere tutti i preziosi che custodiva nella sua abitazione, tra cui la fede nunziale del marito recentemente scomparso. Oggetti che, oltre al valore economico, avevano un forte valore sentimentale. Il vicino di casa, sospettando si trattasse di una truffa, ha chiamato immediatamente i Carabinieri della locale Stazione, fornendo utili informazioni. 
Il finto carabiniere rintracciato al bancomat è stato arrestato in attesa del processo per direttissima. Ieri mattina la convalida dell'arresto e la rimessa in libertà in attesa del processo con l'obbligo di dimora nel comune di Napoli, e l’obbligo giornaliero di presentazione presso una Stazione Carabinieri. 

Alla donna sono stati riconsegnati sia il denaro prelevato che il bancomat, oltre agli oggetti in oro. La donna commossa ha ringraziato i Carabinieri con un caloroso abbraccio. 

Proprio la mattina stessa dell'accaduto, durante il mercato settimanale nel comune di Porto Mantovano, i Carabinieri della locale Stazione avevano effettuato un volantinaggio, sensibilizzando la popolazione locale, con dei consigli raccolti in un pieghevole, al fine di prevenire le truffe, specie ai danni di anziani. Nel primo pomeriggio la telefonata del vicino di casa. 

CONSIGLI DEI CARABINIERI
I consigli che i Carabinieri oggi vogliono ripetere a tutta la popolazione, sono così brevemente riassunti: 
-Non aprire mai la porta di casa alle persone sconosciute; 

-Se qualche tecnico chiede di accedere alle abitazioni per fare delle verifiche, se non indossano le uniformi previste (Enel, Gas ecc…) e non hanno il tesserino di riconoscimento ben visibile, non aprire la porta di casa; 

-Se si riceve la telefonata da parte di Carabinieri o Polizia che informano che un parente (solitamente il figlio) ha causato un grave incidente stradale, e vengono chiesti soldi per una cauzione altrimenti la persona dovrà essere condotta in carcere, beh questa è sicuramente una truffa. 

Le Forze dell’Ordine non chiedono mai i soldi! Ed in Italia non esiste la scarcerazione dietro cauzione. Se vi ferma qualcuno per strada e finge di conoscervi, state attenti che potrebbe sfilarvi l’orologio o una catenina che indossate, con la scusa di abbracciarvi. Per qualsiasi informazione o dubbio, i Carabinieri invitano i cittadini a contattare il 112, numero unico delle emergenze. 

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