MANTOVA - Dopo la chiusura del mercato di riparazione, che ha portato a Mantova Giordano e Paoletti e non ha registrato cessioni, è tempo di bilanci col direttore tecnico Christian Botturi, che dalla celebre panchina del Sinergy Center ha motivato le sue scelte.
"Mi assumo le responsabilità di quello che stiamo facendo da un anno a questa parte, quando si parla di mercato: magari da parte dei tifosi c'è l'ambizione di inserire dei nomi nella rosa. Ma noi crediamo in questo gruppo, il presidente ha dato disponibilità economica per intervenire a 360 gradi sul mercato, e noi abbiamo speso molto meno del budget prefissato (a quanto pare circa un terzo del totale ipotizzato, ndr). Dal punto di vista dirigenziale ho agito per il bene della società, cercando di guardare anche all'aspetto economico e tecnico, inserendo due ragazzi giovani come Paoletti e Giordano, che sono entrati subito in sintonia col gruppo e che ci daranno sicuramente una mano per raggiungere la salvezza". Botturi ha raccontato anche di un faccia a faccia a Veronello tra il presidente Piccoli e i giocatori prima della sfida col Cosenza. Il patron in quell'occasione ha preso la parola, dicendo che la società avrebbe trovato una soluzione, se qualcuno non fosse stato contento dell'impiego: "Voglio vedere solo gente che crede in quello che sta facendo" la frase chiave del discorso di Piccoli. Nessuno è partito, anche se ora una rosa di 28 giocatori vedrà fare delle scelte. Mantenere il gruppo ha significato anche respingere le lusinghe per i pezzi pregiati: Botturi ha svelato di un tentativo del Venezia per Fiori. Ma la volontà è stata quella di trattenere il giovane attaccante in biancorosso.
Ora si pensa solo al campo, con un'Aciemme che deve raggiungere la salvezza: Botturi offre la sua ricetta per centrare l'obiettivo: "Crediamo fortemente nel gruppo, penso che in questo momento dobbiamo migliorare l'atteggiamento individuale, ognuno deve cercare di fare un'autoanalisi per cercare di capire quanto e cosa possiamo dare in più, perché non ci manca niente per arrivare alla salvezza il prima possibile". Anche il dt batte il tasto sul discorso dei dettagli: "Se ognuno di noi riesce a dare qualcosa di diverso nel quotidiano, ci toglieremo diverse soddisfazioni. Adesso però teniamo i piedi per terra: abbiamo 28 punti, parliamo di una squadra compatta, di una società sana, e la nostra volontà sarà quello di lottare sino alla fine per la salvezza”. L'immagine che usa Botturi è quella del "brodino caldo": "I ragazzi devono pensare solo a sudare la maglia perché con questa salvezza, noi come loro, ci giochiamo il futuro". Un traguardo che lo stesso Botturi fissa a 47 punti circa, dato l'equilibrio del campionato. Una battuta anche sui gol subiti, ultimamente due in media a partita: "Non è sempre colpa della difesa, il primo difensore che abbiamo è l'attaccante".
Archiviata la sconfitta nel derby a Modena, il Mantova è chiamato al riscatto in un match ancora più difficile al Martelli contro la capolista Sassuolo: “A Modena volevamo regalare un sorriso al presidente che aveva appena perso il padre e non ci siamo riusciti, tecnicamente siamo ancora arrabbiati e non abbiamo digerito la sconfitta: abbiamo fatto un'ottima partita, ma non abbiamo capitalizzato quello che potevamo fare. E' giusto che sia andata così, prendiamo atto della situazione, ma pensiamo positivo per il futuro perché i segnali sono confortanti. Questo gruppo è sul pezzo e vuole riscattarsi già contro il Sassuolo sabato”.
Proprio sulla prossima gara al “Martelli”: “Non siamo mai scesi in campo per il punticino, ma abbiamo sempre provato a vincere e lo faremo anche con la prima in classifica. Cosenza o Sassuolo cambia poco, per noi: siamo convinti che nessun risultato sia precluso con il giusto atteggiamento, dobbiamo portare dentro la stessa passione e l'entusiasmo dei tifosi. Se la uniamo al lavoro individuale che ognuno deve fare, ce la giochiamo anche col Sassuolo”.