SUZZARA - Si è da poco conclusa l’audizione in Commissione Attività produttive di Regione Lombardia sulla vicenda Iveco di Suzzara, dove per 200 lavoratori, assunti con contratti di somministrazione sottoscritti con le agenzie del territorio, è stata dichiarata la cessazione dell’attività lavorativa. All’audizione, chiesta dai consiglieri Marco Carra e Alessandra Cappellari, erano presenti i rappresentanti del sindacato Fiom Cgil, Nidil Cgil, mentre Ugl metalmeccanici era in collegamento on line, Alessandro Guastalli, sindaco di Suzzara, la consigliera delegata Maria Paola Salvarani in rappresentanza della Provincia di Mantova e i vertici dell’Iveco di Suzzara.
CAPPELLARI (LEGA): "OCCASIONE UTILE PER IL CONFRONTO, PRESTO VISITA IN AZIENDA"
“Bene l’audizione di questa mattina sulla situazione della Iveco di Suzzara, un incontro utile che avevo richiesto per fare il punto fra tutte le parti coinvolte, dai vertici aziendali ai rappresentanti sindacali, e comprendere il motivo della mancata stabilizzazione dei 200 contratti interinali - dice il consigliere regionale della Lega Alessandra Cappellari -. Occasione importante anche per mettere l’accento sulla necessità di intervenire per attivare strumenti di tutela dei lavoratori assunti tramite agenzia e confrontarsi sulla produzione industriale. Regione Lombardia continuerà a fare da registra tenendo i rapporti tra azienda e sindacati al fine di tutelare l’occupazione e il tessuto produttivo, in questo caso strategico per gran parte del Mantovano. Nelle prossime settimane andrò, assieme alla collega Bulbarelli, a visitare l’azienda di Suzzara e incontrare i referenti locali”.
BULBARELLI (FDI): "IVECO FONDAMENTALE PER L'ECONOMIA MANTOVANA E REGIONALE. IMPEGNO MASSIMO PER STRUMENTI DI ACCOMPAGNAMENTO PRECARI"
“La realtà aziendale Iveco Group di Suzzara è fondamentale per l’economia mantovana, regionale e nazionale, per questo ho dato la mia disponibilità per andare sul territorio e dimostrare vicinanza alle famiglie. In questo periodo di difficoltà legato alla contrazione del mercato automobilistico, l’impegno delle istituzioni è massimo per approfondire tutti i possibili strumenti di accompagnamento per i circa 200 lavoratori interinali e in staff leasing ai quali non sono stati rinnovati i contratti -, ha detto il consigliere regionale di Fdi Paola Bulbarelli - L’andamento negativo del mercato ha portato a una revisione delle previsioni di produzioni, con conseguenti decisioni sull’occupazione e sulla produzione. I sindacati stanno monitorando attentamente la situazione per tutelare i diritti dei lavoratori coinvolti e come Regione stiamo valutando ogni possibile strumento ed azione al fine di sostenere l’attività produttiva di questa eccellenza produttiva e, naturalmente, anche di tutto l’indotto collegato”.
ROSATI (AVS): "SERVONO GARANZIE PER I 200 PRECARI LASCIATI A CASA E PER LE LORO FAMIGLIE"
«È stata un’occasione utile - ha dichiarato Onorio Rosati, consigliere regionale di Alleanza Verdi Sinistra - per rimarcare il fatto come queste forme di assunzione di personale nascondano in realtà la libertà assoluta delle aziende, come in questo caso ha fatto Iveco, di disfarsi del personale a fronte di mutamenti del mercato, consentendo alle stesse la massima flessibilità e soprattutto non permettendo ai lavoratori e alle lavoratrici di usufruire degli ammortizzatori sociali e della cassa integrazione, come invece avviene con personale regolarmente assunto e contrattualizzato».
«Va anche ribadito che è priva di fondamento l’affermazione secondo cui le aziende, di fronte a cali produttivi, non mettono mano ai licenziamenti - continua Rosati -. La realtà del lavoro oggi è ben diversa. Il caso Iveco di Suzzara è un caso esemplare: si afferma che non si licenzia, ma non si confermano i contratti di somministrazione a suo tempo stipulati. L’effetto concreto è identico, con l’aggravante che spariscono le tutele che i contratti regolari ancora consentono».
«A differenza di quanto sostenuto dai vertici aziendali, l’audizione è stata un’occasione utile per coinvolgere le direzioni generali degli assessorati al Lavoro e allo Sviluppo Economico presenti in Commissione - ha concluso il consigliere di AVS -. Chiedo che si apra un tavolo tecnico tra Regione, azienda e sindacati per mettere in campo tutte le tutele possibili: dall’apertura della procedura di cassa integrazione ad attività di formazione e di valutazione di percorsi di collocamento del personale lasciato a casa»