Sport - 06 febbraio 2025, 14:33

Possanzini: "Sappiamo cosa fare col Sassuolo: più attenti e reattivi, senza snaturarci"

"Richieste per Fiori e Bragantini? Devono esserne orgogliosi, ma sarebbero rimasti qua: li avrei trattenuti a forza"

MANTOVA - Mister Davide Possanzini è fiducioso: il Mantova saprà giocarsi le sue carte contro la capolista Sassuolo, che arriverà al Martelli sabato, con fischio d'inizio alle ore 15. "E' una partita difficilissima, però quando giochi contro la migliore le motivazioni non mancano. Ovvio che bisogna prepararla nei minimi dettagli, ma sotto il profilo mentale è bello giocarla. Vogliamo rifarci dopo la sconfitta col Modena della scorsa settimana, ce la giochiamo con tranquillità perché sappiamo cosa fare. Speriamo di riuscire a farlo".

Cosa dovrà fare di meglio il Mantova per fermare il Sassuolo: "Col Modena alcune cose non sono andate bene, c'è da migliorare, e ci stiamo lavorando, su come arginare le ripartenze ogni volta che perdiamo palla. Non è facile, soprattutto quando becchiamo squadre come il Modena, che si chiudono dietro e poi sfruttano queste ripartenze veloci e si smarcano preventivamente. I giocatori che non partecipano alla manovra devono stare attenti, ed essere pronti a reagire quando la perdiamo. La chiave della partita a Modena è stata quella, perché abbiamo fatto bene sotto tutti gli altri punti di vista. Abbiamo creato tantissime palle gol, tirando molto in porta. C'è da migliorare anche nella precisione delle conclusioni. Ma quello è dettato anche dal momento: siamo stati anche sfortunati in qualche episodio".

Un Mantova che dovrà cambiare qualcosa, insomma, ma che non si snaturerà in questo dittico terribile con Sassuolo e Palermo, due corazzate rinforzatesi sul mercato: "Non ci metteremo mai dietro a sperare di non prendere gol, dobbiamo continuare con la nostra identità, chiaro che servono modifiche e maggiore attenzione. Parliamo spesso di crescita, ma serve tempo: necessariamente passi da degli errori che a volte si ripetono. Dobbiamo fare le partite sempre per vincere e non cambieremo mai".

Su Paoletti: "E' un giocatore per il futuro, ma anche per il presente. Sta cercando la migliore condizione ma lo prendo in considerazione come gli altri. Conterà l'aspetto atletico, ma l'ho visto abbastanza bene pure sotto quel punto di vista. Viene a rinforzare un reparto in cui eravamo già messi bene: faccio anche delle scelte in base a quello che vedo durante le partite. Paoletti è un giocatore in più che ci può dare qualcosa di diverso perché ha caratteristiche differenti rispetto a Muroni o Artioli".

Sulle strategie di mercato: "Sono convinto che il Mantova possa salvarsi con questi uomini, non abbiamo preso alcuni giocatori non per risparmiare, ma perché comprare tanto per farlo non ha senso. Come se prendessi un paio di jeans che mi piacciono, quando ho già l'armadio pieno. Anche perché per i giocatori che ci piacevano o che potevano spostare gli equilibri, non sarebbe bastato tutto il budget. Le altre si sono rinforzate? Sulla carta sì, bisogna vedere in campo. Ognuno delinea le strategie in base alle possibilità e all'idea di calcio che ha. Rispetto alla nostra i soldi non ci bastavano. Volevo prendere Messi (sorride ndr) ma non posso".

All'andata una sfida equilibrata, decisa da un rigore, ma per Possanzini sarà una gara diversa: "Per alcune cose bisogna fare tabula rasa, è una squadra forte per idee e identità, si sono rinforzati. Sanno giocare a calcio bene. All'andata siamo stati puniti da un nostro errore, però la partita era stata fatta bene. Cercheremo di giocarla con la stessa mentalità e con la voglia di stupire. Bisogna sbagliare il meno possibile con squadre così". 

Un exploit col Sassuolo cosa significherebbe per il Mantova? "Darebbe consapevolezza: un conto è vincere con una diretta concorrente col Cittadella, con tutto il rispetto. Ma vincere contro i più forti ti dà certezze in più. Ma può essere un'arma a doppio taglio perché può farti pensare di essere diventato bravo quando non lo diventi con una sola partita".

Durante il mercato ci sono stati interessamenti per alcuni dei pezzi pregiati biancorossi, come Fiori e Bragantini. Il mister racconta come ha gestito queste situazioni: "Le voci non hanno influito sul rendimento: non ho fatto niente di particolare, mi sono posto con loro sempre con tranquillità, perchè i ragazzi sono perbene e in buonafede. Mi fido di loro: quando un giocatore riceve interessamenti ne è orgoglioso, ma non penso che abbia cambiato qualcosa, o il rendimento. Ci sono momenti in cui le cose riescono meglio o ti senti meglio o peggio. Ovvio che anche se fosse arrivata una richiesta prima o dopo è ovvio che sarebbero rimasti qua perché avrebbero dovuto passare sul mio corpo".