Cronaca 06 febbraio 2025, 19:00

Progettavano l’omicidio di un ex pentito: tre arresti, uno a Viadana

L'inchiesta partita dopo l'incendio della vettura del collaboratore di giustizia

Progettavano l’omicidio di un ex pentito: tre arresti, uno a Viadana

VIADANA . Progettavano l'omicidio di un pentito. Il Centro Operativo Dia di Brescia ha eseguito un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di tre persone, due delle quali indiziate di associazione mafiosa, presunti responsabili, a vario titolo, di tentato omicidio nonché di detenzione e porto di armi alterate. L'indagine è arrivata fino a Viadana dove nei giorni scorsi gli agenti della Direzione investigativa antimafia, in collaborazione con i carabinieri della Compagnia di Viadana, hanno arrestato un uomo di origine calabrese che sarebbe stato vicino allla cosca 'ndranghetista Arena di Isola Capo Rizzuto. 

L'indagine che ha condotto all'adozione delle misure restrittive trae origine dall'incendio, avvenuto nel gennaio 2022 a Brescia, di un'autovettura in uso ad un ex collaboratore di giustizia di origini campane da tempo residente nel la città lombarda. Considerati i trascorsi delinquenziali della vittima e la sua passata appartenenza a contesti di criminalità organizzata campana, la Dda aveva delegato al Centro Operativo Dia bresciano gli accertamenti finalizzati a riscontrare le motivazioni all'origine dell'episodio di danneggiamento del veicolo, dai chiari contorni intimidatori. Le attivita' investigative avrebbero evidenziato, in realtà, l'esistenza di un vero e proprio progetto di omicidio in danno dell'ex collaboratore di giustizia, ideato e organizzato da vari appartenenti a un gruppo criminale capeggiato da un altro pentito, a suo tempo figura apicale del clan Sarno di Ponticelli (quartiere di Napoli), tuttora sottoposto a programma di protezione, tra i destinatari dell'odierno provvedimento di fermo. Nello stesso contesto operativo, la Dia di Brescia, con la collaborazione dei Centri Operativi Dia di Torino, Genova, Bologna, Napoli e Catanzaro, oltre al triplice fermo, hanno eseguito sei decreti di perquisizione nei confronti di altrettanti indagati per la ricerca di armi e stupefacenti.

 Oltre a Brescia, e a Mantova, l'operazione ha interessato le province di Asti, Genova, Reggio Emilia, Massa Carrara, Napoli, Caserta e Crotone.

 



 

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