Cronaca 06 febbraio 2025, 15:04

Viadana, allo Ial sette giovani immigrati imparano a diventare falegami

Da sinistra: Giovanni Sala, alcuni giovani aspiranti falegnami e Antonio Grandi

Da sinistra: Giovanni Sala, alcuni giovani aspiranti falegnami e Antonio Grandi

VIADANA Rispondere alla domanda sempre più pressante di avere personale specializzato, da parte delle aziende del territorio che lavorano il legno. Parte da questa esigenza il primo corso di “Operatore del legno”, attivato dall’istituto di formazione Ial Lombardia a Viadana. Sette i partecipanti, tutti giovanissimi immigrati, tra cui diverse ragazze. Il percorso, che comprende anche uno stage in azienda, li porterà a diventare falegnami 3.0, in grado di ideare, progettare e costruire arredi, oggetti, pannelli e altri prodotti in legno, seguendo le tendenze del mercato odierno e le richieste delle industrie.

 Un progetto, quello  dello Ial di Viadana, partito due anni fa grazie a un incontro con alcune aziende del settore - Saviola, Palm e Panguaneta - che ha messo in luce la seria carenza di personale qualificato e la necessità di formare giovani che sappiano trattare il legno, sia apprendendo le tecniche tradizionali, sia con una visione contemporanea a tutto tondo, dal design alla costruzione, e che possa includere anche materiale di recupero in ottica ambientale.

 “Siamo partiti da una richiesta del territorio, dalle aziende che ci hanno manifestato la loro difficoltà a trovare personale e ci hanno chiesto, come ente di formazione, di avviare un percorso didattico - spiega la coordinatrice del corso di Operatore del Legno dello Ial di Viadana Maurizia Calabrese - Nel settore della falegnameria ci sono opportunità solide e le professionalità sono molto diversificate: si va dal designer all’operaio, al restauratore. Poche settimane fa, poi, è nato a Sabbioneta il Distretto del Legno. Il nostro corso è in linea con questo percorso”.

 “Regione Lombardia - dichiara l’assessore all’Agricoltura,  Alessandro Beduschi - crede fermamente nel valore della formazione per sostenere e rilanciare il settore del legno, un comparto che coniuga il sapere artigianale con le più moderne tecnologie, creando opportunità di lavoro concrete. L’iniziativa promossa da IAL va in questa direzione: formare nuove generazioni di falegnami 3.0, capaci di rispondere alle esigenze delle aziende con competenze avanzate e uno sguardo rivolto alla sostenibilità. Il legno rappresenta un patrimonio di qualità, maestria e rispetto per l’ambiente, ed è fondamentale investire in percorsi che ne valorizzino la lavorazione. In questo contesto, sosteniamo lo sforzo di mettere a sistema l’intero comparto, creando un vero e proprio distretto del legno. Il mantovano, infatti, è il cuore di una filiera che vede protagonisti attori di primo piano a livello nazionale e internazionale, dalla coltivazione alla trasformazione.”

 Il corso è stato avviato grazie a un lavoro di orientamento su un gruppo di giovani immigrati che stanno frequentando la scuola dell’obbligo in Italia e che hanno manifestato la volontà di intraprendere un percorso professionale che porti loro opportunità di lavoro concrete.

 Diverse le storie e le aspirazioni dei partecipanti. Issa, 25 anni del Burkina Faso, ad esempio è arrivato in Italia con un barcone dopo un’esperienza come carpentiere in Algeria, ma ora vorrebbe restare nel nostro paese e lavorare il legno: “E’ il primo materiale che l’uomo ha mai usato, per questo mi piace”, racconta. C’è poi Sabhat, una ventenne pakistana arrivata da un anno in Italia, che già costruisce piccoli oggetti in legno da autodidatta. Fazan, 22 anni, anche lui pakistano, è nel nostro Paese da 6 anni e sogna di diventare un designer di oggetti in legno recuperato. Simar, una giovane di 20 anni di origine indiana, preferisce la parte progettuale e l’ideazione attraverso gli appositi programmi informatici. Amit, indiano di 18 anni, è invece orientato a lavorare su arredi e pannelli per l’edilizia.

 “Sette ragazzi che vengono da Paesi e storie diverse e che hanno una grandissima volontà, quella di imparare un mestiere per il loro futuro. - spiega Giovanni Sala, docente del corso, coadiuvato sul piano tecnico dall’artigiano Antonio Grandi - Sarà un percorso elaborato: siamo partiti dalla conoscenza della materia prima, il legno, e i suoi derivati. Abbiamo lavorato sul disegno e sulla progettazione di un prodotto partendo da un’idea. Poi siamo passati alla fase di trasformazione, lavorando sulla parte tecnica: taglio, fresatura, foratura, incollaggio, per arrivare poi ad assemblare il tutto e renderlo prodotto finito”.

 Dopo le lezioni in aula, sia teoriche che pratiche grazie al laboratorio appositamente attrezzato, partiranno i tirocini nelle aziende. Sono, poi, già aperte le iscrizioni per la seconda edizione del corso, in partenza il prossimo autunno. Info: IAL Viadana Via Garibaldi, 50 - Viadana  sede.viadana@ialombardia.it Tel. 0375 83.36.68

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