Si sarebbe chiamata Aurora. Era una bimba e sarebbe nata la prossima settimana. Stefania Palmieri, 36 anni, aveva cercato a lungo quella gravidanza. Ma la sua vita e quella della piccola che portava in grembo sono state spezzate dal violento tamponamento avvenuto venerdì scorso sull’Autostrada del Brennero, nel tratto tra Mantova Nord e Nogarole Rocca.
I funerali della giovane donna avranno luogo domani lunedì 10 novembre a mezzogiorno nella chiesa di San Lazzaro a Modena per poi proseguire per il cimitero di Santa Maddalena a Porto Mantovano. La nonna di Stefania era infatti di Porto e qui c’è la tomba di famiglia dove la 36enne sarà sepolta. Stefania Palmieri lascia la mamma Anna, il papà Beniamino, il compagno Lorenz, il fratello Gaspare con Lucia, la sorella Lucia con Giacomo, i nipoti Dharma, Ettore, Libero, Elia e Diana.
Proprio il papà Beniamino, noto medico modenese ed ex professore universitario, ha raccontato di averla salutata venerdì mattina intorno alle 8. Qualche ora più tardi Stefania si è messa in viaggio verso Verona per andare a trovare alcuni parenti. Alle 12 il terribile schianto e la tragica comunicazione alla famiglia che Stefania e la sua bimba se ne erano andate per sempre.
Una vita brillante, quella di Stefania: laureata alla Bocconi, lavorava a Dolo, nel Veneziano, come direttrice delle risorse umane per l’azienda di scarpe Autry con sede a Milano. Professionista stimata, aveva costruito con determinazione un percorso fatto di talento, entusiasmo e passione. Lo scorso luglio aveva lasciato il lavoro per dedicarsi pienamente alla bimba in arrivo e trasferirsi a Modena, città in cui era cresciuta.
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