Stop allevamenti intensivi, “Gonzaga in testa” motiva voto contrario: “Problema governato male, gestito peggio”

GONZAGA – Il gruppo di minoranza “Gonzaga in Testa” motiva il proprio voto contrario al nuovo regolamento del paesaggio rurale, lo strumento con cui il Comune intende disciplinare gli insediamenti zootecnici sul territorio. Una posizione netta, che la lista di opposizione riassume in un giudizio severo: “Un problema non governato prima e ora gestito peggio”.

Secondo “Gonzaga in Testa”, la questione affonda le radici negli ultimi decenni, durante i quali l’amministrazione comunale avrebbe autorizzato “in modo indiscriminato e senza regole” numerosi ampliamenti e nuovi insediamenti per centinaia di capi di bestiame, con conseguenze pesanti soprattutto per la frazione di Palidano. “Siamo diventati un comune con un rapporto capi-abitanti insostenibile, provocando una situazione che oggi è sotto gli occhi di tutti”, afferma il gruppo.

La minoranza contesta inoltre la gestione più recente del tema da parte dell’ente. Per “correre ai ripari”, l’amministrazione avrebbe emanato “in modo perentorio” un’ordinanza definita “del tutto discutibile”, che ha sospeso qualsiasi nuovo intervento nel comparto. Una misura giudicata tardiva: “L’Amministrazione si è svegliata dal torpore e ha capito che la situazione era sfuggita di mano”.

La revisione del PGT, ferma da anni secondo il gruppo, porta ora alla redazione di un regolamento che, nelle intenzioni del Comune, dovrebbe sostenere in modo “flessibile” lo sviluppo agroalimentare. Una flessibilità che per la lista di opposizione si traduce invece in “discrezionalità” e in nuove criticità non affrontate: dagli incontri con gli stakeholder, riferisce il gruppo, sarebbe emerso un “falso coinvolgimento” e una generale insoddisfazione.

Sul piano ambientale, “Gonzaga in Testa” ricorda come già nel 2024, durante incontri pubblici, fossero stati evidenziati valori elevati di ammoniaca e altri inquinanti, oltre a episodi di sversamento di liquami. Problemi che – secondo la minoranza – “mai e poi mai erano stati posti all’attenzione del Comune”, mentre la sindaca Galeotti avrebbe più volte negato l’esistenza della criticità “gridando all’allarmismo”.

Il gruppo rivendica inoltre di essere l’unico ad aver chiesto tutele per il territorio e un percorso di sviluppo sostenibile, contestando all’attuale e alla precedente amministrazione una politica definita “errata”. Tra le questioni irrisolte viene richiamata quella dell’acquedotto di Palidano, “atteso da anni e che ancora non esiste”.

Critico anche il giudizio sul regolamento in approvazione, ritenuto uno strumento che “premia ancora una volta i grandi complessi intensivi”, distanti – secondo la minoranza – dall’agricoltura locale e penalizzante invece per le piccole e medie imprese agricole, a conduzione familiare. “Questo significa favorire i ‘giganti’ del settore, che hanno provocato la situazione attuale, a scapito delle aziende più piccole, oggi costrette ad avere restrizioni per colpa loro”.

Tra le proposte avanzate e non accolte, “Gonzaga in Testa” cita l’introduzione di nuove tecnologie e sistemi di controllo, come dispositivi satellitari sui mezzi di trasporto dei liquami. Il gruppo conclude auspicando che, nella fase di approvazione definitiva, Provincia e Regione tengano in considerazione il quadro complessivo: “In sostanza un problema non governato prima e gestito peggio ora”.