SUZZARA – L’ex consigliere comunale Guido Andrea Zanini, esponente locale della Lega, ha presentato una istanza formale al Sindaco di Suzzara ai sensi dell’articolo 50 dello Statuto comunale, chiedendo chiarimenti in merito alla mancata accettazione dei pagamenti in contanti da parte dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP).
Secondo quanto segnalato da Zanini, l’Urp comunale rifiuterebbe sistematicamente i pagamenti in denaro contante, accettando esclusivamente transazioni elettroniche. Nella sua istanza, l’ex consigliere chiede che venga ripristinata la possibilità di pagare in contanti, non solo presso il Comune, ma anche in altre strutture pubbliche come l’Ospedale di Suzzara e le società partecipate: Suzzara Servizi, Socialis, Tea, Apam, Siem e il Consorzio Forestale Padano.
«Tutto è iniziato quando, circa una settimana fa, sono stato informato da una persona che si era recata all’Urp per rinnovare la carta d’identità. Nonostante la presenza di un cartello che indicava la possibilità di pagare sia in contanti che con modalità elettroniche, l’addetta allo sportello ha insistito nel rifiutare il pagamento in contanti, sostenendo che il cartello fosse obsoleto e da sostituire» ha raccontato Zanini.
La segnalazione, diffusa anche sui social, ha raccolto numerose testimonianze di cittadini che confermano il sistematico rifiuto del contante. «C’è chi ha dovuto fissare un nuovo appuntamento e tornare giorni dopo con il bancomat del coniuge perché ne era sprovvisto. Questo è un disservizio grave» ha aggiunto.
Zanini sottolinea come tale comportamento sia illegittimo e discriminatorio, in quanto non tutti i cittadini dispongono di strumenti elettronici o hanno familiarità con le tecnologie digitali. Il disagio, secondo lui, colpisce in particolare anziani e persone con fragilità, che si trovano esclusi da un servizio essenziale.
Nella sua istanza, l’ex consigliere richiama anche normative del codice civile e penale, oltre a raccomandazioni europee e documenti della Banca Centrale Europea, che ribadiscono il principio secondo cui il contante deve essere sempre accettato, soprattutto nei servizi pubblici. «Non è prevista alcuna abolizione del contante – afferma – e gli enti pubblici non possono rifiutarlo in modo categorico».
Zanini conclude chiedendo all’Amministrazione comunale di chiarire:
- Le motivazioni alla base del rifiuto dei pagamenti in contanti
- Se si tratti di scelte individuali o di direttive ufficiali
- Se i dipendenti incaricati percepiscano l’indennità di maneggio valori prevista dal CCNL
- Se si intenda rafforzare la comunicazione interna per garantire il rispetto delle normative
- Quali misure e tempistiche siano previste per correggere il comportamento dell’URP
- Se il Sindaco intenda promuovere l’accettazione del contante anche presso le strutture sanitarie e le società partecipate.















