BOLZANO – Un punto guadagnato per una gara che si era messa male, a Bolzano, contro il Sudtirol: gli altoatesini sono riusciti a mettere il match sui binari a loro più congeniali. Questa l’analisi a fine gara di mister Davide Possanzini: “Siamo andati in difficoltà: nel secondo tempo si è giocato poco per le tante interruzioni, abbiamo perso un po’ le distanze. E’ stata una partita simile ad un incontro di pugilato: era quello che non volevo. Però alla fine è stato bravo Festa in alcuni interventi, anche noi a recuperarla e di questo sono contento. La squadra ci crede sempre fino in fondo. Ovvio che un po’ di rammarico c’è, per come si era messa la partita sino all’episodio del VAR: credevo potesse proseguire su quella linea, perché stavamo facendo bene. E invece gli episodi sono sempre determinanti, oggi ancora di più. Dobbiamo cercare di limare alcune cose, perché le prestazioni devono portarci al risultato: non possiamo accontentarci di fare bene le partite o spezzoni. Sul secondo gol abbiamo sbagliato una lettura, ma certe cose bisogna cercare di prevenirle, perché in alcuni contesti siamo vulnerabili”.
Possanzini spiega poi la scelta di Galuppini (che ha segnato il momentaneo 1-1) dal 1′ al posto di Bragantini: “Scelta tecnica, perché Francesco si era allenato bene, e le sue caratteristiche erano adatte a questa partita. Ha fatto una buonissima gara”.
Mantova sotto in apertura per la seconda volta di fila, come col Pisa: “Prendere il gol subito ‘rompe’, anche perché secondo me avevamo iniziato la partita benissimo, fino al gol abbiamo tenuto la palla solo noi, siamo andati in area a giocarcela, potevamo concluderla. E con un passaggio sbagliato abbiamo preso una ripartenza, poi sul cross c’è stata quella sponda bellissima di Odogwu. Però ero tranquillo perché la squadra ha ripreso subito fiducia, mettendosi là per fare gol senza scoprirsi né allungarsi. Quindi ero convinto di non perdere le distanze, ma poi le abbiamo perse, perché il loro atteggiamento sul recupero palla, con queste palle calciate lunghe, ha sporcato la partita, è sempre una scommessa. Una gara che noi non siamo capacissimi di fare e quindi abbiamo subito qualcosina. Il risultato è positivo anche se penso a quel pezzo di gara che dicevo prima un po’ di rammarico c’è perché la squadra stava facendo bene e stava crescendo”.
Una battuta su Fedel, determinante sul rigore: “Lo vedo bene, come tutti i ragazzi. Prima della partita mi spiace dire a qualcuno di loro che non gioca. Ma le risposte che danno sono sempre positive. Fedel risponde presente quando lo chiami in causa. Si è guadagnato anche un rigore sacrosanto, con un pizzico di furbizia”. Rigore col brivido calciato da Aramu: “L’ha calciato lui perché era sul pallone e se la sentiva. Non ci sono gerarchie, l’importante è che i giocatori non litighino. Di sicuro speriamo di tirarli meglio in futuro, quest’anno abbiamo tirato due rigori di sofferenza”.