Black Friday 2021, da offerte e resi alla garanzia: 3 cose da sapere

Black Friday 2021 in arrivo questo venerdì 26, l’ultimo di novembre. Un giorno in cui i prezzi di prodotti al dettagli subiranno una diminuzione per le offerte su tutti i prodotti. Ma siccome limitare gli sconti a un solo giorno, peraltro lavorativo, taglierebbe fuori dalla festa del consumismo tantissime persone, ecco che il Black Friday si è trasformato in una intera settimana in cui si possono anticipare i regali di Natale, così da non arrivare in ritardo e risparmiare.

Ma perché mai proprio questa data? Si tratta, spiega laleggepertutti.it, di una tradizione statunitense, figlia del consumismo occidentale. Si tratta del giorno dopo il quarto giovedì di novembre in cui si festeggia il giorno del ringraziamento al Dio cristiano per il raccolto e per quanto ricevuto durante l’anno. Quindi, una volta che si raccoglie che si fa? Secondo la logica dei commercianti, lo si spendere. Raccogliere per dare agli altri, non secondo la logica altruistica cristiana ma secondo la logica del consumismo.

E siccome c’è sempre un’occasione per spendere, dopo il Black Friday le catene dell’elettronica si sono inventate il Cyrber Monday, ossia il lunedì successivo al venerdì nero. Di cosa si tratta lo sapete tutti: saldi mondiali, anche perché sembra che la maggior parte degli acquisti avverrà online. E ciò a dimostrazione di come le rigide leggi sui saldi non servano più a nulla.

Per il Black Friday bisogna tenere conto di tre cose importantissime per difendersi da truffe, raggiri e problemi legali vari.

BLACK FRIDAY: PREZZI DAVVERO SCONTATI?

Purtroppo non sempre i prezzi che vi fanno vedere sono quelli scontati. Il consumatore purtroppo non ha alcun modo di fare il confronto perché non conosce il vero prezzo di partenza. Quindi nessuno vi assicura che il prezzo originario fosse davvero superiore della percentuale pari allo sconto che vi dicono che verrà effettuato.

Non ci vuole nulla a dire che su un certo prodotto viene praticato uno sconto del 30% e da 100 euro si arriva a 70 euro. Chi vi dice che prima il prezzo praticato fosse davvero 100 euro?

Per difendersi bisognerebbe prendere appunti prima della partenza degli sconti. Si può rimediare non fermandosi alla prima offerta del primo negozio, ma sarebbe più opportuno confrontare.

Per gli acquisti online però avete una soluzione. Si può accedere alle versioni precedenti dei siti internet. Se avete bisogno di scoprire com’era una pagina web prima di essere modificata puoi usare la funzione copia cache presente sui motori di ricerca. E poi ci sono dei software che consentono di fare questa ricerca in modo ancora più approfondito. In questo modo potrete tornare indietro nel tempo e scoprire a quanto era prezzato il prodotto. E se lo sconto è falso potete fare una segnalazione all’Antitrust.

SALDI TUTTO L’ANNO?

Non fatevi abbindolare dalle offerte irripetibili con il conto alla rovescia, come se non ci fosse più possibilità di approfittarne. Sapete ad esempio che Poltronesofà è stata multata dall’Antitrust perché proponeva promozioni per un periodo limitato che duravano però tutto l’anno e poi l’anno dopo, e poi l’anno dopo ancora: insomma, sconti eterni.

Pertanto se non volete comprare oggi al Black Friday ricordatevi che dopo poco ci sarà il Cyber Monday (dove ti scontano anche le caramelle oltre che gli smartphone), dopodomani ci saranno i saldi, il giorno dopo ancora la specifica promozione di quello quell’altro negozio… sconto continuo…. Gli sconti non sono più occasione ma quotidianità, basta cercare.

DIRITTO DI RECESSO E GARANZIA

Non perché comprate con gli sconti non avete il diritto di recesso. Diritto che potete esercitare entro 14 giorni dall’acquisto. Potete quindi cambiare il prodotto che non vi piace e riavere i soldi, non un semplice buono acquisto. E così a maggior ragione per la garanzia: un prodotto scontato non significa che debba essere mal funzionante. Avete diritto a un prodotto che valga quanto uno a prezzo pieno.

Queste norme a tutela del consumatore però valgono solo in Europa. Il diritto di recesso non vi spetta se comprate su un potale che ha sede ad esempio in Cina. E ricordate: far valere i propri diritti in ambito Ue è semplice, ma può diventare impossibile al di fuori del nostro Continente. Attenzione, quindi, a dove è ubicato il negozio fisico da cui si acquista, anche se questo negozio per vendere usa una piattaforma con sede a Hong Kong o a Padova.

(Adnkronos)