Busta paga marzo, più pesante per alcuni lavoratori grazie a bonus e aumenti

Ultima settimana di lavoro nel mese di marzo 2023 e per le aziende arriva il momento di elaborare la busta paga con le competenze riferite al mese corrente. Come ogni mese i dipendenti sperano in qualche bonus o agevolazione che possa garantire loro un aumento di stipendio: d’altronde dopo i bonus 200 e 150 euro e lo sgravio del 2% o 3%, i bonus in busta paga sembrano essere ormai una consuetudine.

Ed effettivamente anche a marzo alcuni lavoratori godranno di un aumento, più o meno piccolo a seconda del settore di appartenenza. Ad esempio, per quanto riguarda il commercio, a marzo verrà pagata la seconda tranche dell’aumento una tantum riconosciuto per il 2023 in attesa dell’accordo per il rinnovo di contratto: si tratta di un aumento di massimo 350 euro, riconosciuto in due differenti tranche di cui la prima di 200 euro è arrivata a gennaio mentre la seconda, di 150 euro appunto, arriverà nella busta paga di marzo.

Come ci ricorda Money.it, un bonus è in arrivo anche per i dipendenti dei centri estetici e parrucchieri, ai quali il rinnovo di contratto riconosce per marzo un bonus una tantum di 46 euro lordi (si tratta della terza tranche di un pagamento complessivo di 246 euro).

Per i dipendenti del Ccnl calzature e industria che non godono di trattamenti economici individuali o collettivi è in arrivo un emolumento straordinario conosciuto come elemento di garanzia retributiva (E.G.R.), pagato nel marzo di ogni anno. L’importo è di 300 euro lordi, mentre per chi lavora nelle aziende private di nettezza urbana esiste un elemento simile, chiamato compenso retributivo aziendale (C.R.A.) che ha un importo di 150 euro lordi.

(Adnkronos)