Cassioli: “Chi si occupa di ricompensare dignità perduta dei ragazzi disabili a Pasquetta?”

(Adnkronos) – “Mi riesce ancora difficile metabolizzare la disavventura capitata ai ragazzi di Haccade in Italia nel 2022. Diciamo che sui treni se ne vedono di tutti i colori e se anche i miei occhi sono in grado di cogliere determinate sfumature non siamo di fronte a una situazione incoraggiante”. Lo ha detto Daniele Cassioli, cieco dalla nascita, è il campione mondiale di sci nautico che ha conquistato 25 titoli mondiali, 25 titoli europei, 41 italiani e un Record Mondiale, e presidente onorario di Piramis Onlus all’Adnkronos, su quanto accaduto a Pasquetta nella stazione di Genova, quando un gruppo di disabili con regolare biglietto non è riuscito ad ottenere posti su un treno regionale (ed è stato poi trasferito in bus a Milano da Trenitalia).  

“Detto questo sono un abituale viaggiatore e trovo nelle alte velocità un servizio di assistenza davvero ottimo. Leggevo che i ragazzi sono stati costretti a scendere da un regionale veloce ed è qui che nasce lo sgomento. Mi pare di scorgere una situazione analoga a quella degli stadi dove in curva può succedere quasi di tutto mentre in altri settori degli impianti è garantita una discreta dignità al cliente. Mi chiedo quindi se stiamo sotto traccia accettando che laddove scarseggia la capacità di far rispettare le regole vengono meno anche i più semplici diritti per i più fragili. Mandiamo giù l’atteggiamento dei prepotenti e per la gente per bene o con disabilità si sceglie un’alternativa, chiaramente disagevole?”, si chiede Cassioli. 

“Mi preoccupa il messaggio di questo modus operandi perché ci andiamo sgolando nelle scuole e nelle aziende per rimarcare l’importanza di un mondo equo e poi lo stato e, in questo caso, le ferrovie non sono in grado di garantirlo? Il più classico dei salvataggi in calcio d’angolo è poi rappresentato dal: “fate reclamo, sono previsti i rimborsi integrali dei biglietti”. Chi si occupa di ricompensare la dignità perduta? Da comune cittadino poi, a prescindere dalla mia disabilità, è inquietante pensare che una moltitudine di persone ineducate, più facilmente riconducibile a un branco di incivili, possa prendere possesso di un mezzo di trasporto pubblico con i servizi dell’ordine che non sono nelle condizioni di poter muovere un dito e garantire il sacrosanto rispetto delle regole. Vai a capire qui chi erano i disabili”, ha concluso il campione di sci nautico. 

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