Covid Italia, incidenza e ricoveri: si allarga la zona gialla

Sale l’incidenza dei contagi da coronavirus in Italia, cresce il tasso di occupazione in terapia intensiva e quello in aree mediche e da lunedì 20 dicembre si allarga la zona gialla, con obbligo di mascherina anche all’aperto. Questo in sintesi il quadro sulla situazione Covid nel nostro Paese. Ieri sono stati registrati 28.632 nuovi contagi e altri 120 morti, 669.160 i tamponi processati, con un tasso di positività al 4,27%. 

Secondo il report dell’Istituto superiore di sanità (Iss) con i dati principali del monitoraggio della Cabina di regia, l’incidenza settimanale a livello nazionale è “in netto aumento: 241 per 100.000 abitanti (10-16 dicembre) contro 176 per 100mila abitanti (3-9 dicembre), dati flusso ministero Salute”. Inoltre, “il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 9,6% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 16 dicembre) contro l’8,5% (rilevazione al 9 dicembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 12,1% (rilevazione giornaliera al 16 dicembre) contro il 10,6% (rilevazione al 9 dicembre)”.  

“Dalle proiezioni si evidenzia che con questo andamento attuale più regioni hanno una probabilità di arrivare a una occupazione di posti letto significativa entro 4 settimane” è l’analisi di Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità. 

Scende lievemente l’indice Rt nazionale: nel periodo 24 novembre – 7 dicembre l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,13. La scorsa settimana era 1,18, al di sopra comunque della soglia epidemica. E’ stabile, ma ancora sopra la soglia epidemica, l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt 1,09 al 7 dicembre contro Rt 1,07 al 29 novembre. 

ZONA GIALLA – La zona gialla si estende. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha infatti firmato l’ordinanza con cui si sancisce il passaggio in questa fascia di colore per Marche, Liguria, Veneto e Provincia Autonoma di Trento. L’ordinanza entrerà in vigore da lunedì 20 dicembre. In Veneto il governatore Luca Zaia ha anticipato la zona gialla con un’ordinanza in vigore da oggi che dispone le mascherine anche all’aperto ovunque. Inoltre in Veneto “tamponi ogni 4 giorni per sanitari e dipendenti delle Rsa, nuove regole per l’accesso a ospedali e strutture residenziali per anziani, nuove regole per le quarantene da contagio scolastico e raccomandazioni importanti per evitare il contagio da Covid durante le Festività”, ha sottolineato Zaia su Facebook. 

Il passaggio in zona gialla, ha spiegato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, “in base all’andamento dell’incremento dei ricoveri in area medica, era previsto per lunedì 27” ma nelle giornate di mercoledì e di giovedì “si è registrata una forte accelerazione dell’incidenza, superando il fatidico 15% che ci consentiva di restare in zona bianca. In due giorni abbiamo registrato un incremento superiore a quello di una settimana intera”. “Ricordo a tutti i cittadini che con la normativa attuale nella zona gialla è obbligatorio indossare sempre la mascherina, anche all’aperto, non ci sono limiti agli spostamenti e non c’è il coprifuoco. Raccomando a tutti – ha concluso Acquaroli – di prestare sempre la massima attenzione e di rispettare le regole di distanziamento e corretta igiene delle mani, soprattutto in questa fase di aumento dei contagi”.  

Per quanto riguarda il Lazio “a Natale non rischia il giallo ma probabilmente verso il Capodanno potremmo andarci – ha detto l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, ospite del Gr1 – Bisogna sempre mantenere alta l’attenzione, abbiamo un vantaggio da difendere e non dobbiamo far calare le misure di prevenzione”. 

(Adnkronos)