Green pass Italia, quali sono i test validi per avere la certificazione

Come ormai noto, la persona che è stata vaccinata contro il Covid-19 (anche solo prima dose) o ha ottenuto un risultato negativo al test molecolare/antigenico o è guarita dal Covid può ottenere il Green pass, richiesto in Italia per partecipare alle feste per cerimonie civili e religiose, accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, spostarsi in entrata e in uscita da territori classificati in ‘zona rossa’ o ‘zona arancione’, e dal 6 agosto obbligatorio per accedere a qualsiasi tipo di servizio di ristorazione al tavolo al chiuso e a tutta una serie di attività: spettacoli, eventi e competizioni sportive, musei, istituti e luoghi di cultura, piscine, palestre, centri benessere, fiere, sagre, convegni e congressi, centri termali, parchi tematici e di divertimento, centri culturali e ricreativi, sale da gioco e casinò, concorsi pubblici. 

Attualmente, viene spiegato nelle faq sulla Piattaforma nazionale-DGC, i test validi per avere la certificazione verde Covid sono il test molecolare, che permette di rilevare la presenza di materiale genetico (RNA) del virus (questo tipo di test è effettuato su un campione di secrezioni respiratorie, generalmente un tampone naso-faringeo), e il test antigenico rapido inserito nell’elenco comune europeo dei test antigenici rapidi per Covid-19. Questo test effettuato tramite tamponi nasali, orofaringei o nasofaringei permette di evidenziare rapidamente (30-60 min) la presenza di componenti (antigeni) del virus. Deve essere effettuato da operatori sanitari o da personale addestrato che ne certifica il tipo, la data in cui è stato effettuato e il risultato e trasmette i dati per il tramite del Sistema Tessera Sanitaria alla Piattaforma nazionale-DGC per l’emissione della certificazione. Sono al momento esclusi autotest rapidi, test salivari e test sierologici. 

(Adnkronos)