Manovra 2023, via norma su Pos. Pensioni minime a 600 euro e Rdc per 7 mesi

Dal rialzo delle pensioni minime degli over 75 a 600 euro, all’aumento del tetto sulle decontribuzioni da 6mila a 8mila. Sono alcune delle misure contenute nel pacchetto di modifiche del governo alla manovra 2023 annunciate dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. C’è poi la riduzione da 8 a 7 mesi delle attuali mensilità del reddito di cittadinanza e salta la norma che abolisce le sanzioni per il mancato uso del Pos sui pagamenti entro i 60 euro che sarebbe sostituita con un credito d’imposta sulle commissioni dell’esercente sui pagamenti elettronici.

In commissione Bilancio c’è stata bagarre per il nuovo rinvio nella consegna degli emendamenti del governo alla manovra. La presidenza ha sospeso la seduta e Pd, Azione-Iv e Avs hanno lasciato l’aula per protesta. Nella sala del Mappamondo per le opposizioni è rimasto solamente il Movimento 5 Stelle, che comunque ha partecipato alla protesta che ha portato alla sospensione della seduta.

“So che è stato depositato il pacchetto di modifiche” del governo, “non stravolge nulla” ma rafforza la manovra, ha detto Giorgetti in commissione Bilancio. “Il ritardo della presentazione del cosiddetto max emendamento è dovuto al fatto che gli uffici del Mef erano pronti con un maxi emendamento, ma la presidenza della Camera ci ha manifestato l’indisponibilità a considerare ammissibile se non spacchettato e abbiamo proceduto a un lavoro molto complicato di spacchettamento per comporre e ricomporre anche le coperture” ha spiegato il ministro, illustrando le proposte emendative del governo alla legge di bilancio.

“Nel maxi emendamento non c’è nessuna forma di condono fiscale” ha rimarcato.

POS – Sulla norma sul Pos “spero che ci sia un’ulteriore riflessione” ha detto Giorgetti, aggiungendo che il governo è disponibile a nuove interlocuzioni sulla questione con la Commissione europea. Sul tramonto della norma sul Pos il ministro ha spiegato che il governo caldeggia forme di “ristoro o risarcimento per gli operatori che si dovranno trovare di fronte ad un maggiore onere per le commissioni sulle transazioni” elettroniche.

RDC – Il governo conferma la “riduzione da 8 a 7 mesi delle attuali mensilità del reddito di cittadinanza” ha affermato il ministro dell’Economia.

TAGLIO CUNEO – Sale “da 20 a 25mila” il tetto del reddito per il taglio del cuneo contributivo di un ulteriore punto percentuale.

TASSI MUTUI – Nel maxi-emendamento del governo alla manovra “abbiamo ripristinato una vecchia norma del 2012 che permette per i contratti dei mutui ipotecari di tornare dal tasso variabile al tasso fisso”.

CILAS SUPERBONUS – Tra gli altri emendamenti quello per prorogare “al 31 dicembre” la presentazione della Cilas per il superbonus e “la maggiorazione dell’assegno unico per le famiglie con quattro figli o più”, ha aggiunto il ministro. Nel pacchetto anche l’aumento “dell’indennità parentale per in via alternativa” e il rialzo della percentuale di rivalutazione delle pensioni “tra 4 a 5 volte la minima e ridotta quella degli assegni a salire”. Tra le altre modifiche l’Iva al 10% per il pellet e “la riduzione dell’aliquota per l’Iva del teleriscaldamento al 5% per il primo trimestre del 2023”.

DEBITI SOCIETA’ SPORTIVE – “I debiti delle società sportive verranno trattati come quelli di tutte le altre imprese per quanto riguarda quelli fiscali” mentre “quelli previdenziali andranno saldati entro i termini, pena le procedure previste” ha illustrato Giorgetti.

OPZIONE DONNA – Su opzione donna il governo “ha una sua opinione, il problema è l’onerosità delle coperture” ma “siamo disponibili al confronto per trovare delle soluzioni condivise”.

COPERTURE – “Il mio problema in questi giorni sono state le coperture, avrei voluto aumentare il taglio del cuneo a 35mila euro di reddito ma non avevo le coperture” ha affermato Giorgetti in commissione Bilancio, spiegando che “lo sforzo del governo è stato recepire le vostre indicazioni con coperture coerenti”.

Quanto al modo di procedere negli iter parlamentari, ha osservato, “gli emendamenti si accantonavano e questi accantonamenti venivano recepiti dai relatori o dal governo e questo modo di procedere io mi sento di consigliarlo anche in questo caso”. Il ministro si è poi soffermato sulla complessità del lavoro per un governo che ha solo “57 giorni di vita”, cosa compresa dalla Commissione Ue, ha ricordato, che ha concesso 15 giorni in più per la presentazione del bilancio.

(Adnkronos)