Morto a 97 anni Anthony Hewish, il Nobel che scoprì le pulsar

E’ morto a 97 anni il fisico e astronomo britannico Anthony Hewish, vincitore del Premio Nobel per la Fisica nel 1974. Premio condiviso con Martin Ryle, per il suo contributo allo sviluppo della radioastronomia e per il suo ruolo nella scoperta delle pulsar. L’annuncio della scomparsa, avvenuta il 13 settembre, è stato dato dal Gonville & Caius College dell’Università di Cambridge, di cui era professore emerito di radioastronomia. 

Nato a Fowey, in Cornovaglia, l’11 maggio 1924, Hewish ha compiuto i suoi studi all’Università di Cambridge, dove ha poi intrapreso la carriera accademica (dal 1971 ha ricoperto la cattedra di radioastronomia) e dove ha svolto la sua attività di ricerca presso il Cavendish Laboratory sotto la guida di Ryle. Si è occupato tra l’altro di macchie e venti solari e di radiosorgenti astronomiche.  

A Hewish si deve la scoperta nel 1964 del fenomeno della “scintillazione interplanetaria”, un effetto dovuto alla diffrazione subìta dalle onde elettromagnetiche nell’attraversare nubi di plasma o di altre regioni astronomiche a ionizzazione irregolare. Tale fenomeno, analogo a quello della scintillazione della luce delle stelle per le turbolenze atmosferiche, permette di conoscere le dimensioni delle radiosorgenti e le caratteristiche dello spazio attraversato dalle onde elettromagnetiche. 

Il suo contributo più importante è stato la scoperta nel 1967 di radiosorgenti di grande potenza pulsanti con eccezionale regolarità (superiore a una parte su 10.000.000), chiamate pulsar (dall’inglese pulsating star), per cui ha ottenuto il Nobel per la Fisica. Era membro di numerose accademie (American Academy of arts and sciences, Royal astronomical society, Royal Society) e ha ricevuto molteplici premi e riconoscimenti internazionali. Ha ricevuto la Medaglia Eddington dalla Royal Astronomical Society nel 1969 ed Ha diretto l’Osservatorio Radioastronomico Mullard dal 1982 al 1988. 

Hewish e il suo allievo nigeriano Sam Okoye scoprirono nel 1964 un’attività nella Nebulosa del Granchio, che solo dopo alcuni anni si rivelò essere una pulsar. La scoperta effettiva avvenne nel 1968 grazie ad una delle sue dottorande di ricerca Jocelyn Bell: fu lei a notare ed individuare una radio sorgente che fu poi identificata come una stella di neutroni rotante, ovvero una pulsar, oggi nota come Psr B1919+21. La pubblicazione che annunciava la scoperta aveva cinque autori: il primo nome era quello di Hewish, il secondo quello di Bell. 

Il Premio Nobel a Ryle e Hewish senza l’inclusione di Bell (soprattutto derubricando la posizione di Jocelyn Bell) fu piuttosto controverso e fu condannato dal celebre astronomo Fred Hoyle. Altri fecero notare che il Premio era stato consegnato soprattutto per il lavoro di Ryle e Hewish nel campo della radioastronomia in generale, con una particolare menzione per la scoperta delle pulsar. 

(Adnkronos)