Novavax, medico no-vax: “Potrebbe essere più sicuro ed efficace”

Partite anche a Mantova le vaccinazioni con Novavax: oggi sono state 26

(Adnkronos) – “Se si tratta di un vaccino proteico che contiene il virus attenuato o inattivato, appartiene alla categoria dei vaccini di vecchia generazione, che hanno una sperimentazione centennale: sicuramente sappiamo a cosa andiamo incontro, a differenza di questi altri vaccini di cui non conosciamo quali possano essere le possibili conseguenze a distanza. Questa è la differenza sostanziale e importantissima. Ma devo ancora studiarlo e capire bene come è fatto, per pronunciarmi”. Così all’Adnkronos Salute Mariano Amici, il medico di Ardea sospeso senza stipendio per le sue posizioni contrarie ai vaccini anti-Covid, sul nuovo vaccino in arrivo in settimana in Italia. 

“Per quanto riguarda l’efficacia – chiosa poi Amici – trattandosi di un vaccino per un virus che muta, è sempre molto relativa perché tra il momento in cui viene isolato il virus, viene trattato e prodotto il vaccino, il virus è mutato, quindi l’efficacia chiaramente diminuisce di moltissimo. In ogni caso a mio parere – afferma – se si tratta di vaccino proteico, rimane comunque un’efficacia superiore a un vaccino genico perché quello prende solo una piccola parte del virus mentre questo proteico, siccome contiene tutto il virus, produce anticorpi per tutte le parti del virus ed è ovvio che nella mutazione qualche parte del virus resta uguale e, quindi, gli anticorpi restano più efficaci. Per cui sul piano della sicurezza e dell’efficacia sicuramente è di gran lunga migliore rispetto agli altri”.  

Quindi lo consiglierebbe? “Io i vaccini su geni mutabili li guardo sempre un po’ con occhio critico – frena Amici – perché l’efficacia è relativa. E siccome l’efficacia è molto relativa e comunque qualche rischio il vaccino lo dà, non so esattamente da quale parte la bilancia tra rischi e benefici. Se con un vaccino per un virus non mutabile la bilancia tra rischi e benefici sicuramente pende dal lato dei benefici, in questo caso – conclude – o si equivalgono o pende più dalla parte dei rischi”.  

(Adnkronos)