Omicidio Mollicone, sentenza: “Non provati depistaggi attribuiti a maresciallo Mottola”

(Adnkronos) – Depositate questa mattina alle 10 le motivazioni della sentenza del processo per l’omicidio di Serena Mollicone, la giovane di Arce uccisa nel 2001. Per l’omicidio il 15 luglio 2022 sono stati assolti tutti gli imputati: la famiglia Mottola e i carabinieri Vincenzo Quatrale e Francesco Suprano. Oltre 200 le pagine acquisite dagli avvocati nel pomeriggio, dopo il protocollo di registrazione. 

”Gli esiti dibattimentali non offrono indizi gravi, precisi e concordanti sulla base dei quali possa ritenersi provata, oltre ogni ragionevole dubbio la commissione in concorso da parte degli imputati della condotta omicidiaria contestata”, spiegano nelle motivazioni i giudici della Corte d’Assise del Tribunale di Cassino. 

”Come già ampiamente esaminato, numerosi elementi indiziari, costituenti dei tasselli fondamentali dell’impianto accusatorio del pm, non sono risultati sorretti da un sufficiente e convincente compendio probatorio”, si legge nelle motivazioni di 236 pagine.  

”Non sono stati” provati, quindi, molti degli ”asseriti depistaggi che secondo l’accusa il maresciallo Mottola avrebbe compiuto in sede di prime indagini”, spiegano ancora i giudici. 

Dalla stessa istruttoria dibattimentale ”sono emerse delle prove che si pongono in termini contrastanti rispetto alla ricostruzione dei fatti da parte della pubblica accusa”, si legge ancora. ”Ci si riferisce in primo luogo – scrivono i giudici – agli ordini di servizio della stazione di Arce” dei quali ”non solo non è stata provata la falsità ma sono emersi numerosi elementi probatori di segno contrario, che inducono a ritenere, sulla base delle risultanze e valutazioni già svolte, che i citati servizi esterni siano stati effettuati dai militari interessati”. 

(Adnkronos)