Pancalli: “Grazie a Maglio l’Italia è cambiata, disabili da richiesta della carità a Paralimpiadi”

(Adnkronos) – Antonio Maglio “è stato anche un politico straordinario perché ha capito come sfruttare i Giochi di Roma ’60, cosa che fa di lui uno straordinario politico con la P maiuscola. Oggi viviamo un’altra Italia”, dopo un’epoca in cui “i disabili erano quelli che chiedevano la carità sui sagrati delle chiese. Oggi è un’altra storia, che viene dal seme gettato in quegli anni”.  

Lo ha detto il presidente del Comitato paralimpico, Luca Pancalli, intervenuto all’evento organizzato dall’Inail sulla figura del medico che per primo, e negli anni ’50, capì che lo sport poteva aiutare le persone disabili a tornare alla vita a pieno titolo in società. Quando Maglio iniziò, ricorda Pancalli, ‘c’erano persone abbandonate nei cronicari, con il busto di gesso addosso. Fu un visionario dicendo ‘no, non possono morire di setticemia, di piaghe’, e li ha recuperati alla vita. E ha fatto di più: ha dato un valore alla vita e alla dignità dell’essere umano”.  

In quell’epoca “era una sfida: stimolare un ente che all’epoca era un po’ un consolidato. Sfidare anche la macchina della Pubblica amministrazione in qualcosa di estremamente innovativo. Oggi viviamo un’altra Italia: nel 2000 abbiamo recuperato il rapporto con Inail, la maggior parte dei nostri atleti che vincono sono protesizzati a Budrio, abbiamo campus e centri di avviamento. Vogliamo produrre la consapevolezza del diritto allo sport. L’intuizione degli anni ’60 conclude Pancalli- è tornata moderna nel 2022. Maglio è da ascrivere sicuramente a coloro che hanno sognato, e noi abbiamo portato avanti quel sogno”.  

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