Tinto Brass: “L’incontro con Monica Vitti tra i più fortunati della mia vita, aveva un talento eccezionale”

(Adnkronos) – “L’incontro con Monica è stato senza dubbio uno dei più fortunati della mia vita, anche perché grazie a lei conobbi sul set Michelangelo Antonioni, l’unico tra i registi a me contemporanei, oltre a Fellini e Rossellini con cui ho avuto un vero rapporto di amicizia. Le dicevano che a causa della sua voce roca non sarebbe mai diventata un‘attrice, invece per il suo talento eccezionale non sarà mai dimenticata”. Tinto Brass ricorda così con l’Adnkronos la grande attrice Monica Vitti, scomparsa oggi all’età di 90 anni. Il maestro dell’eros italiano, 89 anni il prossimo marzo, diresse l’attrice in ‘Disco Volante’, pellicola del 1964 che usa il tema della venuta di extraterrestri nella campagna veneta come satira della società italiana dell’epoca. E di Monica Vitti il regista parla anche nell’autobiografia ‘Una passione libera. In forma di autobiografia’ appena uscita per i tipi di Marsilio.  

“Ho appreso con tristezza la notizia dal telegiornale – spiega Tinto Brass – La ricordo come un’attrice diversa dalle dive dell’epoca, non era mai truccata”. Sul set, sottolinea il regista, “Monica si dimostrò estremamente generosa, anche più di Silvana Mangano, si mostrò più di quello che chiedevo. La ricordo come una donna vera, spigliata, genuina e schietta, consapevole della propria vocazione di attrice”. Monica Vitti aveva più una verve tragica o comica? “Era una donna inquieta – osserva Tinto Brass – a tratti malinconica ma con un forte senso dell’ironia. Questo le consentiva di interpretare ruoli tragici o comici con risultati sorprendenti. Fui comunque io e non Monicelli a metterne per primo in risalto l’estro mordente e il brio di attrice comica”. (di Federica Mochi)
 

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