Kiev, italiano gestore di un rifugio per animali lasciato da giorni senza cibo e acqua

”Circondato dalle truppe della Russia” a Liutish, a nord di Kiev, ormai ”da due giorni senza cibo e acqua per sé e per i suoi collaboratori”. Ma anche ”senza provviste per i suoi animali, per loro ha deciso di non lasciare l’Ucraina”. Lo racconta all’Adnkronos Vlada Shalutko, moglie dell’animalista Andrea Cisternino, 63 anni e da 13 in Ucraina. ”Mio marito aveva fatto delle scorte prima dell’inizio della guerra, ma ora sono finite. E ci sono da sfamare quattrocento tra cani, gatti, pecore, cavalli, mucche e altri animali”, dichiara Shalutko, spiegando che insieme al marito gestisce il KJ2, un ”rifugio per animali salvati dal macello e dai maltrattamenti”.

La donna, che ora si trova all’estero, dice di non sentire il marito ”da due giorni. Mi ha chiamato due giorni fa per dirmi che era vivo. Poi più niente. Forse non mi chiama per non farmi preoccupare. Forse sono tutti morti”. Quello che Shalutko chiede è ”un corridoio umanitario che permetta alla Croce Rossa internazionale di portare provviste” e ”l’intervento dell’Italia perché chieda alle autorità ucraine le autorizzazioni per portare soccorsi”. Quello che è certo è che Cisternino ”non se ne andrà, non abbandonerà mai i suoi animali”.

(Adnkronos)