Cronaca - 13 gennaio 2025, 17:48

Il presepe solidale di Enea e Cesare per raccogliere offerte a favore della Casa del Sole

Il presepe solidale di Enea e Cesare per raccogliere offerte a favore della Casa del Sole

RODIGO – Il Natale è passato ma sembra ancora di sentire il tintinnio dei campanelli e il ricordo delle tavole imbandite e le lucine intermittenti sui balconi ricordano che i buoni sentimenti legati al le festività non si dovrebbero abbandonare mai durante l'anno. A tenere accesa la fiammella natalizia ci pensa anche quest'anno il piccolo Enea che, con il suo grande amico Cesare, ha riproposto nel borgo antico di Campo, frazione di Brenzone, sulla sponde veronese del Lago di garda, la tradizione del presepio con un intento prezioso: donare il suo lavoro alla Casa del Sole onlus. Il ragazzo, che abita e trascorre buona parte del suo quotidiano a Rodigo, ha realizzato una vera e propria opera d'arte che è possibile vedere in tutto il suo splendore al link seguente:

La rassegna dei presepi, visibile tutte le domeniche fino al 9 febbraio, ha trovato la sua cornice ideale nel suggestivo paesaggio di Campo di Brenzone. Ogni domenica, il piazzale di fronte alla Chiesa di San Pietro in Vincoli si trasforma in un luogo di incontro, dove famiglie e bambini possono ammirare l’opera di Enea e partecipare a un'esperienza che va oltre la semplice visita turistica. È un’importante occasione per riunirsi, scambiare parole di conforto e gioia, e rinvigorire lo spirito natalizio che, come un filo invisibile, ci unisce tutti. L’invito di Enea a "passare e sentirsi a casa" rappresenta un gesto di apertura e accoglienza che caratterizza l’essenza stessa del Natale. Nel suo piccolo, il presepio diventa un simbolo di comunità, un luogo dove le persone possono sentirsi unite non solo nel celebrare la festività, ma anche nel sostenere una causa comune.

La bellezza del presepio di Enea non risiede solo nella sua fattura artistica, ma anche nel messaggio di speranza e solidarietà che porta con sé. Ogni personaggio, ogni dettaglio, racconta una storia di amore e di connessione, invitando chi lo osserva a riflettere su quanto sia fondamentale prendersi cura degli altri.

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