GONZAGA - La sfida è far ripartire una manifestazione che vanta una lunghissima tradizione, un patrimonio che non è possibile perdere: la Fiera Millenaria di Gonzaga, da sempre la grande fiera delle genti padane.
Con questo ultimo tavolo, il settimo, si conclude il percorso iniziato alla fine dell'anno che ha coinvolto tutte le realtà che gravitano intorno alla manifestazione: dalle associazioni agricole, ai consorzi, dai commercianti, agli espositori, dai cittadini, alle scuole. Martedì 14 gennaio ad incontrarsi e confrontarsi sono stati i vertici della Fiera Millenaria di Gonzaga srl, il sindaco di Gonzaga, i consiglieri comunali e i sindaci e vicesindaci.
Il tavolo si è aperto con il Presidente Claudio Pasqualini che ha illustrato i risultati dei questionari di valutazione elaborati dal consulente Matteo Setti.
Sono stati molti gli spunti di riflessione e le proposte avanzate in sede di dibattito, per riportare la Millenaria al centro dell’interesse del pubblico: tra le novità auspicate, un maggiore coinvolgimento attivo del Consorzio Oltrepò Mantovano, della Camera di Commercio e di Regione Lombardia; un equilibrio tra tradizione e innovazione; accontentare più target di pubblico possibile puntando sulla qualità delle proposte.
“Siamo fiduciosi e pronti al cambiamento – commenta il presidente Pasqualini – contando sulla sinergia con enti e privati per costruire il futuro su una base più solida. I tavoli sono stati un momento di riflessione e condivisione fondamentale per ripensare le nostre azioni in vista di una nuova Millenaria, ed è un modo di lavorare che diventerà una consuetudine d’ora in poi”.
Ora sarà il CDA della società a dover soppesare tutte le sollecitazioni emerse da questo importante momento di confronto, per capire su quali basi impostare il rinnovamento della fiera più importante e rappresentativa del Mantovano.
“Ricominciamo da qui, dalla voce di chi vive il territorio ogni giorno – aggiunge Matteo Setti, consulente di Fiera Millenaria – Ci siamo già messi al lavoro per tradurre in fatti le idee che sono scaturite da questa fondamentale esperienza di dialogo. Ritengo che questa volontà di mettersi in discussione e di apertura da parte della società sia un ottimo punto di ripartenza”.