Cronaca - 19 gennaio 2025, 10:10

Conguagli choc: inquilini delle case popolari travolti da debiti fino a oltre 9 mila euro a famiglia

Conguagli choc: inquilini delle case popolari travolti da debiti fino a oltre 9 mila euro a famiglia

MANTOVA - C'è chi dovrà pagare oltre 3 mila euro, chi dovrà mettere mano al portafoglio per circa 5 mila, altri 6 mila e c'è chi addirittura dovrà pagare più di 9 mila euro. Qualcuno, più fortunato, se la caverà con qualche centinaio di euro.

Sono le cifre dei conguagli delle spese condominiali arrivate agli inquilini del condominio di via Volta 7 a Mantova. Un palazzo di edilizia residenziale pubblica del Comune di Mantova e, come tale, gestito da Aster che si occupa dei servizi abitativi degli stabili Sap e Sas di proprietà comunale. E proprio Aster ha comunicato alle 38 famiglie del condominio (persone che vivono quindi in alloggi popolari con canoni di locazione calmierati) il conguaglio delle spese 2021-2022: una cifra astronomica di ben 165 mila euro. Aster ha informato che gli importi superiori a 50 euro saranno rateizzati inserendo nei bollettini mensili la cifra aggiuntiva di 50 euro, a partire dal mese di gennaio 2025 fino ad esaurimento del debito.

Alcuni residenti hanno interpellato sul caso il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale Pierluigi Baschieri che si è subito interessato della vicenda e su questa ha pronta una interrogazione.

Baschieri chiede cosa "sia successo e come sia possibile che dopo due anni dalla chiusura dei bilanci condominiali sia arrivato un salasso di questo genere. Le cifre ovviamente variano da abitazione ad abitazione ma buona parte dei residenti si trovano debiti che superano tranquillamente i 4mila euro ed arrivano oltre i 9mila euro. Per questi ultimi ci vorranno 15 anni per saldare il loro debito secondo il piano di rientro voluto dal Comune".

"Ad influenzare l'incremento esponenziale delle  spese ha influito sicuramente il rincaro delle tariffe del teleriscaldamento che durante le stagioni termiche del biennio 2021/2022 ha visto aumenti anche del 200%. Ma a far storcere il naso agli ignari condomini ci sono anche le spese legate al consumo idrico, alcuni di loro devono rimborsare oltre 1.500 euro. Stiamo parlando di un  edificio comunale che è stato ristrutturato durante il mandato del sindaco Brioni e non  un secolo fa, tanto che il comune sta ancora saldando il mutuo ventennale da 6,12 milioni di euro nato a seguito della emissione dei BOC (Buoni obbligazionari comunali). Quell'immobile ha già degli evidenti problemi strutturali e delle dispersioni di calore non indifferenti oltre che delle carenze alla rete idrica e fognaria" prosegue il capogruppo forzista.

"Impossibile non interrogare l'assessore Nicola Martinelli per comprendere le motivazioni che hanno portato i costi del condominio di via Volta ad esplodere in tal modo, è evidente che servono anche dei nuovi interventi edilizi per rendere il palazzo più efficiente dal punto di vista energetico. Rammento che nel 2019 erano già stati sostituiti i contabilizzatori di calore. Le spese condominiali di una persona che vive in un appartamento popolare non possono essere più alte di un inquilino di un attico nel pieno centro storico di Mantova. Come è impossibile non interrogare l'assessore Andrea Caprini per chiedere  come è stato e dove è stato speso il milione di euro che Tea Spa aveva restituito come extra-profitti e destinato alle fasce deboli, gli altri 7 ml di euro erano stati utilizzati per abbattere e spese del teleriscaldamento per tutta la città.  Serve un sostegno anche da parte del Comune" conclude Baschieri.

Va sottolineato tra l'altro che il capogruppo di Forza Italia è stato contattato dai condomini dello stabile di via Volta 7 ma nella stessa strada anche gli stabili ai civici 9 e 11 sono di edilizia residenziale pubblica, e sono stati ristrutturati in contemporanea al primo, e realizzati con le stesse caratteristiche abitative. C'è da aspettarsi dunque analoghi salassi anche in questi stabili?

 

 

 

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