Politica - 27 gennaio 2025, 20:59

Castiglione, Forza Italia si unisce all'opposizione per dire no all'impianto di biometano

Castiglione, Forza Italia si unisce all'opposizione per dire no all'impianto di biometano

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE – Forza Italia si unisce alle opposizioni di Pd e Civica Volt, per chiedere al sindaco di Castiglione Enrico Volpi la convocazione del Consiglio comunale entro 20 giorni. La richiesta, firmata da un quinto dei consiglieri tra cui Maurizio Caristia e Erika Bosio del Pd, Luca Sarcina della Civica Volt, Michele Falcone Forza Italia di cui è anche coordinatore provinciale, e Rosella Gudemmi sempre di FI, è stata avanzata per dire no  alla richiesta di una autorizzazione per la realizzazione in località Grole di un impianto di produzione biometano, presentato da una società di Commessaggio. Il primo cittadino ha già annunciato che convocherà un Consiglio comunale ma non ha ancora deciso se in forma straordinaria a porte chiuse o aperto al pubblico.

"Abbiamo presentato un Ordine del Giorno da far votare in Consiglio Comunale per esprimere una parere negativo allo stesso progetto - scrivono i firmatari dell'odg - Nel documento elenchiamo tutte le ragioni per esprimere parere sfavorevole all’impianto di biometano per i danni che potrebbe causare al territorio del nostro Comune ed in particolare a Grole. Diversamente da quanto dichiarato dal sindaco Volpi il procedimento per l’autorizzazione del Comune per la realizzazione dell’impianto di biometano a Grole è già stato avviato in data 30 dicembre 2024 con la convocazione della conferenza dei servizi per il rilascio dell’autorizzazione. Il Comune aveva il progetto già dal 21 ottobre 2024 , da allora nessuna informativa è emersa fino ad arrivare ad oggi con la conferenza dei servizi avviata. Per queste ragioni - si legge nell'Odg - riteniamo importante che il Comune esprima formalmente parere sfavorevole e blocchi la procedura di rilascio dell’autorizzazione in corso. Pd, Volt e Forza Italia ritengono che “il bacino di approvvigionamento in entrata dell'impianto in questione non riguarda se non in minima parte il territorio, ma riguarda altri territori a distanza che scaricheranno le diseconomie ambientali ed economiche sul territorio comunale del centro aloisiano”. Inoltre sembra che “l'area individuata per l'impianto sia servita da strade di campagne, utilizzate per lo più per il transito dei mezzi agricoli, e sarebbero incompatibileicon l'attuale infrastruttura”. E i consiglieri Pd Volt e Fi aggiungono: “La proiezione di un flusso significativo di mezzi pesanti creerà impatti negativi anche nel contiguo centro abitato di Grole (sarebbero infatti previsti dai 14 ai 28 mezzi pesanti -mezzi di 10 t. oppure 5 t.-al giorno per approvvigionare l'impianto di 142 tonnellate giornaliere per un ingresso di deiezioni di 52.000 tonnellate annue”. C'è poi la questione dei percolati/liquami e scarichi dell'impianto: “Occorrerebbe - scrivono ancora I consiglieri - una adeguata valutazione delle caratteristiche geologiche della zona, dato che il sito scelto risulta vicino alla discarica della Pirossina, che a suo tempo una sentenza del Tar di Brescia definiva "zona ad alta vulnerabilità idrogeologica e (in cui) possibili uscite di sostanze inquinanti possono determinare una situazione di grave rischio per insediamenti civili, agricoli e industriali situati a valle dell'impianto che attingono direttamente dalle falde". Infine, nel tipo di impianto da digestione anaerobica “sarebbero presenti sostanze che possono provocare la produzione di odori sgradevoli e persistenti - concludono firmatari dell'odg - con evidenti danni al centro abitato di Grole e non solo (esperienza purtroppo ben nota perché attualmente nel centro di Castiglione arrivano spesso gli odori sgradevoli di impianti siti nel Comune di Lonato)".

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