MANTOVA - Abbattere le barriere architettoniche utilizzando i mattoncini Lego. È l'obiettivo del progetto di alta valenza sociale “Abbattiamo Costruendo” presentato questa mattina dagli Istituti Redentore e dall'associazione TalentLab alla presenza della direttrice scolastica Patrizia Graziani, del presidente della Provincia Carlo Bottani, del sindaco Mattia Palazzi con il consigliere Fabio Madella e del coordinatore dei Talents Sebastiano Rizzardi, accompagnato dall'atleta-testimonial Damiano Marini.
Proprio loro, i Talents, ragazzi con disabilità accomunati da talenti e passioni fuori dal comune, sono i protagonisti di un'iniziativa che unisce solidarietà, inclusione e innovazione. Anche alla scuola materna del Redentore, infatti, così come in altri luoghi d'Italia, saranno allestite delle rampe formate da blocchi di Lego che consentiranno di abbattere le barriere architettoniche presenti.
“La collaborazione tra TalentLab e Redentore – spiega Patrizia Mantovani – nasce dall'attenzione che gli Istituti hanno sempre avuto nei confronti della disabilità, non solo fisica ma anche le fragilità in senso più ampio. Abbattere le barriere architettoniche è anche un simbolo per abbattere le barriere culturali che molto spesso persistono nella nostra comunità. A rendere ancora più interessante l'iniziativa è il fatto che le piattaforme vengono costruite con materiali di recupero quali i mattoncini Lego”.
Chiunque, infatti, può contribuire al progetto donando qualche mattoncino Lego che verrà utilizzato allo scopo. “Quello dei Talents nasce come progetto di comunicazione – spiega Rizzardi – all'inizio avevo incontrato tre ragazzi autistici con il mandato di fargli fare qualcosa al computer. Dopo aver visto che l'idea non stava funzionando, ho chiesto loro quali passioni avessero, perché l'autismo non è un guscio vuoto. Alla fine mi hanno portato quelle che sono le loro passioni: c'è chi ha scritto o scriverà un libro, ad esempio, e c'è chi come Enrico Balestra che si presenta e mi dice: la mia passione sono i Lego. Due giorni dopo, leggo la notizia di una nonna tedesca che abbatte le barriere architettoniche con rampe fatte di Lego colorati, le scrivo, ci manda tutte le istruzioni, iniziamo a raccogliere i mattoncini. Qual è il segreto? La determinazione autistica di Enrico, che ogni giorno mi ha chiesto notizie a proposito dei Lego. Ha avuto ragione: questa passione è diventata il suo lavoro, con progetti di inclusione con le scuole come quello di oggi a Mantova ha trovato la sua sostenibilità e il giorno prima di compiere 30 anni gli abbiamo fatto il primo contratto di lavoro come costruttore di rampe di Lego”.
“Dopo un anno di intensa programmazione siamo riusciti a portare a Mantova questo progetto – afferma Francesco Avanzini degli Istituti Redentore – e ringrazio in primo luogo i Talents che fin da subito si sono resi disponibili a portare qui l'iniziativa, che ovviamente ha delle spese logistiche e per questo siamo alla ricerca di sponsor volenterosi di sostenere la causa. In tal senso, ringrazio l'azienda Rampi che fin da subito si è resa disponibile a sostenere parte delle spese del progetto”.
“Questa iniziativa è importante – commenta il sindaco di Mantova Palazzi – perché sviluppa creatività e talento. Spesso ragioniamo di ciò che attiene ai diritti delle persone con disabilità, e questo è fondamentale farlo perché non siamo ancora arrivati a tradurli tutti in realtà. C'è un lavoro molto lungo ancora da fare e che stiamo facendo abbondantemente in questa città, dall'abbattimento delle barriere architettoniche ai processi di inclusione. Però questa iniziativa ci dice: attenzione, guardate che sono persone che hanno talenti e creatività, che possono inventare progetti che possono diventare realtà ed esperienze di lavoro e rafforzare la consapevolezza di sé”. Poi il sindaco lancia un invito: “Come ho già detto a Fabio Madella, cerchiamo già di capire rispetto a ciò che le norme rendono possibile come immaginare di sperimentare qualcuna di queste strutture in Lego in luoghi di proprietà del Comune di Mantova. Sarebbe un bel messaggio e ci piacerebbe raccontarlo”.
“Grazie al Redentore e agli organizzatori per questa bellissima iniziativa – dice il presidente Bottani – per la quale cercherò di dare, da parte mia, visibilità e fare informazione”.