MANTOVA – Un Museo diffuso del Risorgimento che si appresta a divenire realtà. Con la firma oggi, 22 giugno, del protocollo d’intesa per la definizione e la finalizzazione di azioni condivise per la costituzione del Museo Diffuso del Risorgimento tra gli enti aderenti, si sono gettate le fondamenta per la concretizzazione effettiva del progetto. Il MudRi si richiama al concetto, espresso dall’architetto Fredi Drugman negli anni ’70, che esprime l’interconnessione tra il patrimonio immateriale e materiale del territorio e i beni conservati nei suoi musei. Nel caso specifico, il MudRi (acronimo di Museo diffuso del Risorgimento) intende dar vita a una rete che mette in relazione le emergenze storiche e le peculiarità memoriali presenti nel territorio. Per la sua estensione che comprende comuni delle regioni Lombardia e Veneto e della Provincia Autonoma di Trento, il MudRi è suddiviso in nove aree, individuate in base alla omogeneità dei fatti storici che vi si sono svolti e alla loro geografia. La finalità prioritaria è conservare, conoscere, interpretare, valorizzare e promuovere il complesso dei beni culturali (musei, monumenti, ville, fabbricati rurali storici, ossari, cippi, targhe e testimonianze materiali, immateriali e paesaggistiche) dei territori interessati dalle campagne militari del Risorgimento.
Obiettivi:
– la creazione di un sistema di servizi di accoglienza per porre in essere iniziative atte a facilitare la lettura del patrimonio risorgimentale materiale e immateriale;
– l’individuazione di un sistema condiviso che regolamenti la modalità di comunicazione del patrimonio artistico e monumentale;
– la definizione di un programma di educazione al patrimonio storico e di interventi formativi e di didattica della storia, ivi compresa la possibilità di pervenire a pubblicazioni e alla produzione di contributi filmati a sostegno delle iniziative previste per la promozione dei territori dei Comuni interessati, per la formazione di operatori e fruitori;
– l’accordo secondo linee omogenee e unitarie sui programmi celebrativi e commemorativi;
– la ricerca di collaborazione con gli enti e gli istituti storici del territorio, e le associazioni locali interessate alle tematiche in parola;
– la definizione di un programma di manifestazioni per la valorizzazione dei beni risorgimentali e dei contesti territoriali;
– la predisposizione in forma congiunta e coordinata di un primo programma strategico di valorizzazione territoriale per partecipare agli avvisi e alle linee di finanziamento regionali, ministeriali e comunitarie e/o ai bandi delle fondazioni bancarie.
Provincia di Mantova nei mesi scorsi aveva presentato ai comuni e alle associazioni dell’area geografica interessata dalle campagne militari del Risorgimento l’idea progettuale per la costituzione del MuDRi. L’ente manterrà il ruolo di coordinatore e propulsore nella fase costituiva del Mudri. Per l’attuazione delle finalità e degli obiettivi del protocollo sottoscritto oggi verrà costituito un Comitato Tecnico di coordinamento.
I Comuni aderenti
Borgo Virgilio, Castelnuovo del Garda, Castiglione delle Stiviere, Curtatone, Desenzano, Goito, Legnago, Marmirolo, Medole, Montichiari, Monzambano, Ponti sul Mincio, Peschiera del Garda, Roncoferraro, Sermide e Felonica, Solferino, Sommacampagna, Sona, Valeggio sul Mincio e Volta Mantovana e Villafranca;
Le associazioni
Culturale Créa di Custoza, Culturale Faro Tricolore, Napoleonica d’Italia, Coordinamento Nazionale delle Associazioni Risorgimentali “Il Ferruccio”;
Le fondazioni e istituti
Fondazione Fioroni di Legnago, Istituto della Storia del Risorgimento Italiano Comitato di Mantova, Istituto Veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, Istituto Mantovano di storia contemporanea.
Il periodo storico
Il periodo storico del Risorgimento, che copre l’arco temporale nel corso nel quale si è creato lo stato italiano, ha subito un processo di progressivo oblio, momentaneamente sospeso dalle manifestazioni legate al 150° dell’Unità celebrato nel 2011.
L’area geografica collocata a ridosso del Lago di Garda e definita dai fiumi Mincio e Po è stata interessata da tutte le campagne militari, condotte tra il 1848 e il 1866 dal Regno di Sardegna e dopo il 1861 dal Regno d’Italia.
A fare gli onori di casa, il presidente del Conservatorio di Mantova Giordano Fermi visto che per la firma del protocollo è stata scelta la sede del “Lucio Campiani”.
E’ seguita quindi la prolusione di Carlo Saletti, storico ed ideatore del progetto Museo Diffuso del Risorgimento intitolata “Tracce del passato, luoghi presenti”.
La firma del protocollo è stata accompagnata dalle note del violoncello di Chiara Biondani e preceduta da una breve presentazione di ciascun aderente letta dall’attore Otello Bellamoli.