“Boris Johnson fa una scelta politica. Non mi pare una scelta per il bene comune della nazione, mi permetta di dubitarne…”. Il professor Massimo Galli risponde così alle domande sulla scelta dell’Inghilterra: il premier Boris Johnson ha annunciato la riapertura totale dal 19 luglio: via la mascherina, stop al distanziamento sociale, anche se è previsto un aumento dei casi e un inevitabile numero di morti. E in Italia? “Abbiamo vaccinato molto, non abbastanza ma molto. Siamo ragionevolmente sicuri, la variante Delta e la variante Delta Plus possono infettare anche i vaccinati: ma chi è vaccinato non viene mandato in ospedale o in rianimazione, salvo alcuni disgraziatissimi casi di persone che non hanno risposto alla vaccinazione. Queste varianti hanno una capacità più marcata di diffondersi: tra poco troveremo solo varianti Delta, il punto è capire quante ne isoleremo”, dice il responsabile di malattie infettive del Sacco a L’aria che tira – estate.
“Il virus è in grado di colpire ancora in maniera dura le persone a maggior rischio. In questo momento le infezioni riguardano persone giovani e in buona salute, quindi avremo molti asintomatici. Ma sia ben chiaro che un 65enne, se non si è voluto vaccinare, se si becca l’infezione è a rischio. Non bisogna pensare di poter fare a meno del vaccino perché gli altri si sono vaccinati: questa variante può fare danni almeno come le precedenti”, aggiunge.
Riapertura delle discoteche: sì o no? “Se siamo in grado di aprire con regole rigorose, la discoteca può diventare persino un ambito di prevenzione e di informazione. Se però non siamo in grado di applicare niente…”.