Un minuto di silenzio in ricordo del presidente emerito della Consulta Giuseppe Tesauro è stato osservato dalla Corte Costituzionale riunita questa mattina in udienza pubblica su richiesta del presidente Giancarlo Coraggio. Tesauro è stato ricordato da Coraggio prima dell’apertura dei lavori con queste parole: “Persona dalla straordinaria carriera e rilevanza culturale non solo per il nostro Paese, nominato dal presidente della Repubblica professore ordinario di diritto internazionale è stato avvocato generale della Corte di giustizia delle comunità europee in cui si è fatto particolarmente apprezzare ed ha rappresentato l’Italia ai più alti e rispettati livelli”.
“E’ stato poi presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, dell’Associazione italiana dei giuristi europei e soprattutto giudice costituzionale. Sappiamo tutti di quante importanti sentenze è stato relatore. Soprattutto mi piace ricordare il ruolo da lui svolto come avvocato generale, che ha esercitato nel modo più degno ed autorevole possibile. Il suo ricordo è ancora vivo presso la Corte di giustizia”. “Intenso e rilevante – ha rimarcato Coraggio – anche l’impegno sul fronte scientifico. Sul piano umano lo ricordiamo come una persona di straordinaria umanità e professionalità”.
Prima dell’apertura dei lavori ha voluto ricordare Tesauro anche l’avvovato dello Stato per il presidente del Consiglio dei ministri, Francesco Sclafani: “due parole a titolo personale ed in rappresentanza dell’Istituto – ha esordito – Non sono in condizioni di tratteggiare come si conviene la figura di Giuseppe Tesauro. Sono profondamente commosso; avevo un rapporto personale e molto stretto con lui. Ho avuto l’onore di essere stato suo allievo. Da un punto di vista professionale sappiamo tutti chi è stato Giuseppe Tesauro e vorrei sottolineare il suo profondissimo senso istituzionale. Era un uomo delle istituzioni. Sotto il profilo umano, l’espressione che più gli si attaglia e’ di essere persona amabile , con una umanità straordinaria ed un umorismo napoletano simpatico. Riusciva a stare vicino a tutti anche quando copriva ruoli che lo ponevano in un ruolo istituzionale elevato”.