MANTOVA – Il 55% delle polveri sottili (PM10) sono causate dal riscaldamento domestico, il trasporto su strada incide per il 23%, l’agricoltura per il 6% e l’industria per il 5%. E, nell’ambito del riscaldamento domestico, la combustione da legna e similari come il pellet è causa del 57% delle emissioni di Pm10 e di ben il 67% di Pm2,5. Per fare un paragone il metano incide sui due tipi di emissioni solo per l’1%. Praticamente il riscaldamento a legna può inquinare fino a mille volte in più del metano e causa complessivamente il 20% dell’inquinamento totale delle città della pianura padana.
E’ quanto emerso oggi pomeriggio durante il convegno organizzato dal Comune di Mantova con la Regione a Palazzo Soardi dal titolo: “Opportunità e rischi dell’utilizzo della legna per il riscaldamento domestico”.
L’incontro ha cercato di fornire una serie di informazioni utili per evitare che la combustione della legna per il riscaldamento domestico contribuisca massicciamente al deterioramento della qualità dell’aria, attraverso emissioni di sostanze inquinanti e dannose per la salute, le cui concentrazioni aumentano significativamente durante la stagione invernale nel bacino padano.
La combustione della legna infatti è molto diffusa perché, a torto, viene considerata un’attività “ecologica”, tradizionale e rispettosa dell’ambiente in quanto utilizza una fonte rinnovabile di energia.
L’incontro si è aperto con i saluti i dell’assessore Comune di Mantova Andrea Murari. Quindi sono intervenuti Guido Lanzani di Arpa Lombardia (L’evoluzione della qualità dell’aria e gli impatti della combustione di biomasse legnose in Lombardia Regione Lombardia), Gian Luca Gurrieri di Regione Lombardia (Le azioni regionali per la qualità dell’aria), l’esponente Anfus Sandro Bani (linee-guida per una corretta gestione degli impianti a biomasse), per il Comune di Mantova Gabriella Montanarini (Le azioni del Comune di Mantova per la tutela della qualità dell’aria) e per Sei – Gruppo Tea Sandro Gabrielli (Il contributo del teleriscaldamento di Mantova per riduzione delle emissioni in atmosfera e la promozione di fonti energetiche alternative).