TOKYO (GIAPPONE) – L’Italia eguaglia Seul 1988. Cinquantotto medaglie come in Corea del Sud, l’edizione più ricca per la delegazione azzurra, escludendo l’edizione di Roma 1960 (82 podi) in cui i numeri del movimento internazionale erano nettamente inferiori. Le dieci perle odierne arrivano da paraciclismo (1), nuoto (6), tiro con l’arco (1), atletica (2). La medaglia che brilla più di tutte di questo venerdì è l’oro conquistato nel team relay di handbike al Fuji Speedway dagli azzurri Luca Mazzone, Paolo Cecchetto, Diego Colombari (foto Bizzi/CIP), che hanno trionfato nel segno di Alex Zanardi, al quale hanno dedicato il trionfo nella gara di squadra in cui cinque anni fa era stato protagonista anche l’asso bolognese. Si è trattata della settima medaglia per il paraciclismo nei primi tre giorni di gara al Fuji Speedway. “E’ per te Alex”, hanno esclamato in coro i tre azzurri e tutti i presenti, compresi gli atleti di altre nazioni, si sono uniti ai cori per il mito Zanardi, celebrato anche dalle parole del presidente Luca Pancalli: “In una giornata dalle mille e una emozioni, merita una menzione particolare l’oro nel segno di Alex e dedicato ad Alex, a più riprese da tutta la squadra. Credo che questa sia la cosa più bella che possa venire dal mondo dello sport e dalla famiglia paralimpica, che sin dall’inizio ha ricordato che Alex, nonostante stia gareggiando in una competizione ben più importante e difficile. Molti dei ragazzi del ciclismo, come loro stessi hanno dichiarato, sono stati ispirati da Alex e nel segno di Ale”.
D’argento invece, nel tiro con l’arco, la reggina Enza Petrilli, classe ’90 e all’esordio alle Paralimpiadi, che si arrende solo in finale, e allo spareggio, nell’individuale ricurvo contro l’iraniana Zahra Nemati. Ma la parte del leone la fa ancora una volta il nuoto, che porta in dote quattro argenti e due bronzi. La prima medaglia se la mette al collo Antonio Fantin, secondo nei 400 stile libero S6, poi è argento anche per Simone Barlaam nei 100 farfalla S9 (quarto Morlacchi), Stefano Raimondi nei 100 dorso S10 e Arjola Trimi nei 50 stile libero S4. Conquistano invece il bronzo Francesco Bettella nei 50 dorso S1 e Luigi Beggiato nei 50 stile libero S4. Seconda medaglia a questi Giochi per Oney Tapia: dopo il bronzo nel peso, l’italo-cubano ottiene il terzo posto anche nel disco di categoria F11. In serata ecco la seconda medaglia dall’atletica, grazie all’argento nel salto in lungo di Martina Caironi. Sfiora il podio nel taekwondo il palermitano Antonino Bossolo, sconfitto nella finale per il terzo posto nel K44 -61kg combattuta nella Hall B del Makuhari Messe: il nazionale azzurro ha gettato la spugna al primo round sul punteggio di 14-2 a causa di un infortunio, lasciando la vittoria e il podio al turco Mahmut Bozteke.
(ITALPRESS).
D’argento invece, nel tiro con l’arco, la reggina Enza Petrilli, classe ’90 e all’esordio alle Paralimpiadi, che si arrende solo in finale, e allo spareggio, nell’individuale ricurvo contro l’iraniana Zahra Nemati. Ma la parte del leone la fa ancora una volta il nuoto, che porta in dote quattro argenti e due bronzi. La prima medaglia se la mette al collo Antonio Fantin, secondo nei 400 stile libero S6, poi è argento anche per Simone Barlaam nei 100 farfalla S9 (quarto Morlacchi), Stefano Raimondi nei 100 dorso S10 e Arjola Trimi nei 50 stile libero S4. Conquistano invece il bronzo Francesco Bettella nei 50 dorso S1 e Luigi Beggiato nei 50 stile libero S4. Seconda medaglia a questi Giochi per Oney Tapia: dopo il bronzo nel peso, l’italo-cubano ottiene il terzo posto anche nel disco di categoria F11. In serata ecco la seconda medaglia dall’atletica, grazie all’argento nel salto in lungo di Martina Caironi. Sfiora il podio nel taekwondo il palermitano Antonino Bossolo, sconfitto nella finale per il terzo posto nel K44 -61kg combattuta nella Hall B del Makuhari Messe: il nazionale azzurro ha gettato la spugna al primo round sul punteggio di 14-2 a causa di un infortunio, lasciando la vittoria e il podio al turco Mahmut Bozteke.
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