MANTOVA – “Sulla pelle dei bambini – Bibbiano caso isolato? Il sistema degli affidi dei minori italiani”. E’ il titolo del convegno organizzato da Casapound sabato prossimo alla Sala degli Stemmi di Palazzo Soardi con inizio alle ore 17,30.
Dopo la vicenda delle affissioni dei volantini dello scorso 21 agosto, nella zona di Piazza Virgiliana, con la scritta “Parlateci Di Bibbiano” conclusasi con la denuncia di tre giovani militanti di Casapound, il movimento politico torna sulla questione degli affidi dei minori proponendo un confronto che affronta l’argomento da diverse angolature.
E’ il responsabile provinciale di Casapound Ronni Bottazzi a spiegare: “dopo le reazioni isteriche dell’amministrazione Palazzi sugli adesivi “parlateci di Bibbiano” molti cittadini hanno espresso sostegno e interesse per chi chiede la verità su questo argomento spinoso. Di recente, addirittura, sono stato contattato da un gruppo di mamme che voleva approfondire l’argomento in un incontro pubblico e ho deciso di aiutarle. Ho invitato diversi possibili relatori ma pare che la sinistra sia ancora allergica all’argomento Bibbiano, pertanto, i relatori al momento confermati sono Francesco Borgonovo, giornalista e caporedattore de “La verità”, l’avvocato Camilla Signorini, specializzata in tema di minori e affidi e il professor Roberto Archi, ex preside e attuale assessore alla cultura di Roncoferraro. Cercheremo di capire se è vero che, come sostengono in molti, Bibbiano sia solo la punta di un sistema diffuso in altre zone d’Italia oppure è come sostengono altri per cui il sistema di tutela dei minori italiano è privo di problemi e in ottima salute”.
Bottazzi polemizza poi con il silenzio e le mancate risposte al suo invito da parte di alcuni esponenti del centro sinistra. “Ho provveduto ad invitare all’incontro l’onorevole Fiano, che tanto si prodiga contro la diffamazione del Pd in questo campo – dichiara – il ministro della famiglia Bonetti, che invece pare più occupata a promuovere lo Ius Soli sotto mentite spoglie, Andrea Caprini, assessore al welfare del comune di Mantova e Chiara Sortino assessore alle politiche della famiglia e della genitorialità. I primi due al momento non si sono degnati nemmeno di rispondere, speriamo negli altri due”