PEGOGNAGA – Piano diritto allo studio, del costo di 436.558euro, 54.923 più dell’anno scorso, approvato a Pegognaga all’unanimità, con plauso all’assessore Manuela Tirelli anche dalla minoranza, per l’architettura del progetto.
«Attento alla crescita e all’educazione dei ragazzi e per la vicinanza alle famiglie», ha sottolineato Viola Messori, consigliere di RiAttiviamo Pego in quota Pd. D’altro canto è apparso evidente, da come Tirelli ha illustrato il Piano in consiglio, l’impegno profuso nel fare sintesi con genitori e corpo insegnanti dell’istituto comprensivo. Due gli obiettivi principali propostasi: approvare il Piano con largo anticipo rispetto al passato onde renderlo efficace da subito e «Aiutare ragazzi, insegnanti e scuola ad incrementare le conoscenze per generare il libero pensiero nel rispetto dell’altro».
In dettaglio. Confermato il servizio prescuola. Mensa scolastica: stanziamento 172 mila e rientro di 120mila euro, per pranzo a 183 alunni Infanzia e Primaria ed insegnanti, contratto con CIR Food in collaborazione con coop Speranza anche per gestire l’educazione alimentare. Prescuola per 47 alunni gestito da una cooperativa. Trasporto scolastico: stanziamento di 118 mila euro, rientro 12.500, per 52 alunni. Nido, stanziamento 220mila euro, rientro 140mila, per 12 bambini, gestito dalla cooperativa Minerva. Il Piano contempla tra l’altro: lingue comunitarie, punto d’ascolto, attività sportive e una novità: il progetto Stem (science, technology, engineering) ossia laboratori di robotica, oltre matematica. Inclusione disabili in collaborazione con Socialis; agevolazioni tariffarie su base Isee; orientamento scolastico e supporto psicopedagogico. Altra novità: per ogni pratica burocratica scolastica funziona la piattaforma Dedalo. 599, 28 in meno rispetto allo scorso anno scolastico, gli alunni dell’intero istituto comprensivo. Teresa Morbio di RiAttiviamo Pego «Mi associo alla collega Messori sulla positività del progetto».
E NEL PIANO VIENE RECEPITO IL DOPOSCUOLA PARROCCHIALE
Un tema sul quale a Pegognaga maggioranza e minoranza da anni si trovano d’amore e d’accordo è il Piano diritto allo studio. Nonostante i due gruppi consiliari si siano da un paio d’anni scambiati i ruoli, centrosinistra all’opposizione e la minoranza oggi maggioranza pur col volto nuovo di lista civica, il Piano continua ad essere votato all’unanimità. Eppure si tratta di un progetto nella cui architettura due decenni addietro era ancora riscontrabile l’impronta ideologica della maggioranza.
Impronta che negli anni successivi s’è andata stemperando a vantaggio di una maggiore attenzione alle esigenze didattiche e metodologiche del corpo insegnanti, dando al Piano per il diritto allo Studio maggiore efficacia socio-educativa. Ha fatto fare un ulteriore passo in avanti al Piano l’assessore alla Pubblica Istruzione Manuela Tirelli.
E’ riuscita ad includere il doposcuola organizzato dalle parrocchia del capoluogo e di Polesine e dai volontari. Ciò che le Amministrazioni passate avevano più volte tentato senza successo, essendo in quei Piani ancora riscontrabile l’impronta ideologica. E’ così nato il progetto “Attività Pomeridiane”, inserito nel Piano. «Attività – ha sottolineato Tirelli – necessarie già pre pandemia, ora divenute più evidenti. C’era già una rete gestita dalle parrocchie del comune e dai volontari che avevano dato vita ad una sorta di doposcuola. Ora in accordo con parrocchie e volontari, che ne rimangono i gestori, coordinati da un responsabile designato dall’amministrazione, l’attività passa al comune. Si tratta della cura dei compiti scolastici e dell’organizzazione di laboratori vari, tre pomeriggi alla settimana sia in capoluogo che a Polesine a cominciare da questo mese».
Riccardo Lonardi