“La disabilità non è una malattia, ma una diversa interazione con l’ambiente esterno, come indicato dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. E ausili e presidi non sono mere compensazioni della menomazione, ma strumenti di cittadinanza e come tali vanno considerati”. Così Vincenzo Falabella, presidente della Federazione italiana superamento handicap (Fish), è intervenuto per spiegare il valore del lavoro dell’associazionismo durante ‘Ausili complessi e inclusione: le persone al centro nella proposta di Confindustria dispositivi medici’, webinar in cui esperti e rappresentanti delle istituzioni si sono confrontati sui problemi legati alle assegnazioni di ausili non appropriati alle persone con disabilità.
“La maggior parte dei problemi – ha argomentato Falabella – sono da ricercare nel processo che parte dalla scelta dell’ausilio e arriva all’erogazione: dopo la scelta e la prescrizione, non è giusto che ci sia una Pubblica amministrazione che cassa un’autorizzazione o che autorizza un ausilio in contrapposizione a quello scelto dagli esperti”.
“C’è anche un problema di visione”, ha aggiunto: “La spesa su disabilità deve essere considerata un investimento”.